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Sassuolo-Lecce 1-0, le pagelle di Calcio Style
Sassuolo-Lecce 1-0, le pagelle di Calcio Style. Primo successo stagionale per i neroverdi, grazie ad un eurogol di Domenico Berardi. Pugliesi ancora a zero, dopo la sconfitta della settimana scorsa contro l’Inter
Primo tempo ai padroni di casa, Lecce volitivo ma inconcludente nella ripresa. In settimana arriva Samuel Umtiti, colpo da novanta per i giallorossi
SASSUOLO
Consigli 6.5: sempre attento e concentrato, dice no a una botta al limite dell’area di Di Francesco
Toljan 6: dalle sue parti agiscono Gallo e Di Francesco (nella ripresa Banda), giocatori veloci e sta guardingo
Erlic 6.5: imbattibile nel gioco aereo, rimpalla in calcio d’angolo una giocata di Ceesay
G. Ferrari 6: aiuta Erlic nel controllo di Ceesay e imposta il gioco dal basso
Rogerio 6: ha davanti lo spauracchio Strefezza e riesce a limitarlo, operazione ripetuta con Banda quando viene spostato dal suo lato
Frattesi 6: gregariato puro al servizio dei compagni, sembra deluso dalla mancata cessione a una big
M. Lopez 6.5: comanda il gioco e lega i reparti, in sofferenza nel finale contro la fisicità di Hjulmand
Henrique 6.5: senza sosta alcuna, fino alla sostituzione.
Berardi 7.5: la tremenda e angolata botta da fuori al volo con la quale non dà scampo a Falcone è il manifesto di un talento cristallino
Pinamonti 5: Fra Blin e Baschirotto non riesce a respirare e a trovare spazi
Kiriakopoulos 5.5: da terzino ad ala sinistra d’attacco. Non facile ricodificarsi.
Harroui 6: esce Frattesi e lui va a spolmonarsi nel finale per tenere il risultato
Defrel 5: al posto di Pinamonti, ne replica prestazione e voto
Thorstvedt 6: dà una mano nell’assalto finale dei leccesi, mettendo a disposizione corsa e centimetri
Ayhan sv: ultimi secondi per un calcio d’angolo
Dionisi 5.5: ringrazia Berardi e porta a casa tre punti. Ma c’è molto da lavorare.
LECCE
Falcone 6.5: Uno dei punti di forza del Lecce, salva 2/3 situazioni e tiene la squadra in partita fino alla fine
Gendrey 6: senza infamia e senza lode, contra bene le discese di Rogerio
Blin 6: Tiene bene il centro della difesa, in un ruolo non suo, sfruttando fisico e senso della posizione
Baschirotto 7: Dopo aver messo in difficoltà Lukaku, annulla Pinamonti. Fondamentale nella costruzione dal basso. Un giocatore interessante.
Gallo 5.5: troppo timido, difende bene, ma manca nelle fasi offensive
Bistrovic 5.5: lavoro di manovalanza, a scapito della sua qualità
Hjulmand 6.5: Faro della squadra in mezzo al campo, recupera e ripulisce un sacco di palloni, con personalità
J. Gonzalez 5.5: il 19 enne spagnolo si dà da fare, ma manca una deviazione vincente sotto porta che grida vendetta
Strefezza 6: canta e porta la croce, gli avversari giocano su di lui. Esce sfinito.
Ceesay 5: ha due sole occasioni e non le capitalizza, colpa grave
Di Francesco: ha l’argento vivo addosso, fa l’unico tiro in porta dei pugliesi. Lascia il posto a Banda nella ripresa
Helgason 5.5: una bella punizione, alta di un soffio
Banda 5.5: vivo, ma confusionario
L. Colombo sv: ha poco tempo per incidere e l’impressione è che lui e Ceesay dovrebbero fare coppia in attacco
Listowski sv: una manciata di minuti
Askildsen sv: 10′ senza costrutto
Baroni 6: il suo Lecce non sbraca mai, fa con quello che ha e con due difensori centrali adattati. Ma l’impressione è che il 4-4-2 sia l’abito più adatto alle caratteristiche dei giocatori in rosa
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Inter: per l’Aiac il migliore è Inzaghi
Il grande cammino in campionato dell’Inter porta in prima pagina i volti di molti interpreti. Uno su tutti Simone Inzaghi, il tecnico premiato dall’AIAC.
Inter, Simone Inzaghi incoronato come miglior allenatore della Serie A per la stagione 2023-2024
Ci avviamo verso il concludersi della stagione ed oltre ai verdetti è tempo anche di riconoscimenti individuali per i protagonisti del nostro campionato.
Tra i premi che hanno già trovato un padrone c’è quello dell’AIAC (Associazione Italiana Allenatori Calcio), che ogni anno assegna questo riconoscimento a quello che è stato il miglior allenatore della stagione, attraverso una votazione.
Riconosciuto da molti, tifosi e non, come uno dei maggiori artefici della grande cavalcata scudetto dell’Inter, il vincitore non poteva che essere Simone Inzaghi.
Il tecnico interista ha battuto il collega e tecnico del Bologna Thiago Motta, con oltre il 55% dei voti a favore e riceverà il premio, assegnato in collaborazione col famoso marchio delle figurine Panini, a Rimini durante la terza edizione dell’evento “Premio Panini – The Coach Experience Figurina D’Oro” che si terrà dal 6 all’8 giugno.
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Milan, un muro intorno a Leao: discorsi con Mendes e fiducia condizionata
Milan, è un po’ sulla bocca di tutti il comportamento in campo dell’esterno portoghese. Divisa infatti la tifoseria la quale pretende un rendimento diverso. Vediamo qui di seguito i ragionamenti della dirigenza rossonera.
Sono ore di riflessione queste per il nuovo reparto offensivo rossonero. La priorità è quella di trovare un attaccante in grado di sostituire al meglio la partenza di Olivier Giroud. Una volta trovato quello, la dirigenza potrebbe anche considerarsi soddisfatta là davanti.
Senonché verranno fatte attente riflessioni anche su Rafael Leao, il cui rendimento non è di certo stato all’altezza durante buona parte della stagione. Le aspettative su di lui erano alte. da tempo si dice che gli manca poco alla consacrazione a top player, che i tempi sono maturi e che la prossima stagione sarà quella buona e sistematicamente queste premesse vengono disilluse. Ma quindi quale è il vero Leao? Un buon giocatore o un potenziale top player?
Se lo sta chiedendo anche il Milan che comunque propende verso la seconda ipotesi e di conseguenza sta costruendo un muro intorno a lui al fine di trattenerlo ancora la prossima stagione. La fiducia sarà appunto condizionata al rendimento in campo, consapevoli della clausola rescissoria che pende sulla sua testa di 175 milioni di euro.
Sappiamo che il discorso è stato affrontato in queste ultime settimane con il procuratore Jorge Mendes il quale avrebbe garantito al Milan (in cambio di un suo assistito sulla panchina, ndr) di trovare un acquirente in grado di avvicinarsi come cifra a tale clausola. I rossoneri hanno risposto no grazie, con l’intenzione di tenere Leao almeno ancora per un anno e farlo allenare da un altro allenatore che sicuramente prenderà il posto di Stefano Pioli in estate. La speranza è che con stimoli nuovi, soprattutto mentali, il calciatore possa davvero switchare in modalità top player.
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Lecco, quale futuro per Andrea Malgrati? Tra permanenza e una nuova sfida
Lecco, il contratto del tecnico Andrea Malgrati scadrà il 30 giugno e una sua permanenza non è scontata. Andiamo a vedere quale potrebbe essere il suo prossimo futuro.
Una stagione a dir poco negativa si sta per concludere in casa Lecco. Dopo un solo anno, i lombardi sono costretti a salutare la serie B, conquistata appena 12 mesi fa.
Dopo girandole di cambi in panchina, che non hanno portato frutti, se non un ultimo posto in classifica, è arrivata l’amarezza della retrocessione e un grande punto di domanda per il futuro.
Chi non ha la certezza di rimanere è il tecnico Andrea Malgrati, subentrato il 4 aprile ad Alfredo Aglietti. Nonostante la sua cura non abbia salvato i nerazzurri, infatti, il suo operato ha attirato molti occhi, in Italia e non.
Secondo quanto riferisce Tuttomercatoweb.com, infatti, i turchi del Samsunspor e un club svizzero si sarebbero interessati a lui. La sua idea, tuttavia, è quella di rimanere in Italia, per crescere, magari alla guida di una squadra che disputerà la prossima stagione in serie B.
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