Serie A
Nuovo corso Juventus, ecco i giovani che possono farne parte
La Juventus in questo finale di stagione deve dimostrare di credere negli obiettivi ancora raggiungibili. Nelle segrete stanze intanto si discute e si progetta la prossima stagione.
I giovani nella Juventus 21/22:
Tra i giocatori che scendono in campo regolarmente il più giovane ora è Dusan Vlahovic, classe 2000 come Moise Kean, poi sono del 1999 De Ligt e Pellegrini.
La nuova Juventus non potrà prescindere dall’attaccante serbo arrivato a gennaio. Pedina fondamentale quanto il numero 7, che i bianconeri dovranno difendere dalle sirene spagnole ed inglesi, è Matthijs De Ligt.
Centrale olandese basilare per il nuovo corso bianconero, a lui dovrebbe essere affiancato un altro centrale di alto livello, viste le troppe assenze di Bonucci e Chiellini.
Kean e Pellegrini dovranno invece convincere allenatore e dirigenti in questi ultimi due mesi, se vogliono conquistare un posto nella Juventus futura dovranno impegnarsi al massimo, in particolare l’attaccante non sta rispettando le aspettative in lui riposte.
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I giovani bianconeri in prestito:
Si stanno giocando la possibilità di avere un futuro bianconero, giocando in giro tra Serie A, serie B e campionati esteri, molti giovani interessanti ed alcuni stanno giocando regolarmente, mentre altri fanno più fatica.
Nello scorso gennaio la Juventus ha acquistato il difensore centrale, classe 98′ del Frosinone dove gioca tuttora e fino al prossimo giugno, Federico Gatti, esploso durante questa stagione e conteso dai migliori club di serie A nello scorso gennaio.
Ancora in serie B ci sono diversi bianconeri in prestito che stanno attirando grandi attenzioni, il più in vista è di sicuro Nicolò Fagioli, faro del centrocampo della Cremonese in lotta per la promozione diretta in massima serie, classe 2001 e già leader in mezzo al campo.
Altro centrocampista classe 2001 protagonista in cadetteria è Filippo Ranocchia, mezzala del L.R. Vicenza in lotta per la salvezza, ci sono poi il terzino sinistro del Pisa Beruatto, classe 1998, oltre all’esterno destro del Cosenza Di Pardo nato nel 1999.
Giocatore di estro molto atteso, Felix Correia del Parma, ala sinistra classe 2001 il portoghese non sta esprimendo al massimo il suo potenziale nella squadra emiliana, a sua volta sorpresa in negativo di questa stagione.
Menzione particolare poi per Mohamed Ihattaren, gioiellino olandese di origine marocchina, preso dalla Juventus la scorsa estate e girato in prestito alla Sampdoria.
In Liguria, il ragazzo di Utrecht, non si è mai visto e se ne è andato senza lasciare traccia. Tornato in patria è ora in prestito all’Ajax, anche li per ora non ha dato segni di ripresa, la Juventus aveva grandi speranze per lui, ora sta riflettendo sulle possibilità future di Ihattaren in bianconero.
Giocano in serie A, con Genoa e Salernitana, due ragazzi che la Juventus ha intenzione di riportare a Torino in estate per valutarne i progressi.
Uno è il centrocampista Nicolò Rovella, nato nel 2001 e cresciuto in Liguria, nazionale under 21 e già più di 40 partite nel Genoa.
L’altro è Radu Dragusin, difensore centrale del 2002, cresciuto nelle giovanili bianconere. Il difensore rumeno ha esordito con la Juventus anche in Champions League, nella stagione 20/21, ora gioca titolare nella Salernitana rivoluzionata a gennaio ed in cerca del miracolo salvezza.
Tra tutti questi giovani elencati alcuni non avranno un futuro in bianconero, ma qualcuno riuscirà a far parte del futuro della Juventus, grandi aspettative al riguardo sono riposte in Nicolò Fagioli e Radu Dragusin.
Serie A
Sarà ancora Gila-Genoa: per il rinnovo ci siamo
Dopo giorni di rumors su dove avrebbe allenato Alberto Gilardino nella prossima stagione, adesso abbiamo la risposta. Sarà ancora l’allenatore del Genoa.
Genoa: accordo raggiunto tra società e tecnico. Gilardino ha accettato la proposta rossoblù
In questi giorni si sta parlando tanto del famoso “valzer delle panchine” che coinvolgerà diverse società del nostro campionato e per alcuni giorni ha tenuto banco anche la questione che riguardava il prolungamento di Gilardino col Genoa.
Lo stallo che apparentemente c’era in fase di trattativa, non aveva fatto altro che rinforzare i rumors che volevano il tecnico biellese vicino ad altre panchine per la prossima stagione, ma con l’avanzare dei giorni, tra le parti, filtrava sempre più ottimismo.
La verità è che tra il Genoa e Gilardino non c’è mai stato disaccordo sul fatto di voler proseguire insieme e lo stallo di cui parlavamo sopra, evidentemente derivava da altre cause.
A onor del vero, sono passati davvero pochissimi giorni da quando la società ha presentato la sua proposta a quando Gilardino, effettivamente, l’ha accettata.
La base dell’accordo sarebbe su due anni di contratto fino al 2026, con aumento dell’ingaggio dagli attuali 500,000 euro a un milioni di euro a stagione, bonus compresi.
Niente di ufficiali perché l’accordo è solo verbale e mancano le firme sui contratti, ma possiamo affermare che il rinnovo sia cosa fatta.
Serie A
Sassuolo-Inter, le formazioni ufficiali
Sassuolo-Inter è il Saturday Night della 35esima giornata di Serie A. Nerazzurri già campioni, mentre i neroverdi si giocano la salvezza.
Su sapiente consiglio di uno dei miei colleghi caporedattori, mi sono imbattuto in un articolo (ottimo, come sempre) di Rivista Undici a firma di Francesco Gerardi. Ottimo nella forma, un po’ meno (ma questo è soggettivo) nella sostanza. Il Sassuolo è un accentratore trasversale di odio calcistico (e su questo siamo tutti d’accordo) ma taluni sembrano quasi voler scaricare la colpa su chi ne rigetta il modello imprenditoriale.
Il Sassuolo non è solo l’emanazione calcistica del capitalismo finanziario (e quindi è inevitabile che non stia simpatico a molti, basti pensare a l’RB Leipzig in Germania) ma è altresì l’estremizzazione di quelli che sono i principali capi d’accusa degli anti-capitalisti. Ovvero, i clienti (perché di clienti si tratta) non sono tutti uguali. E i clienti, in questo caso, sono le squadre di calcio che fanno affari con il Sassuolo.
Affari molto redditizi per alcuni, molto meno per altri. Non si tratta semplicemente di “vendere tanto e bene” perché quello è legittimo: il tesserato è tuo e decidi tu società se e a quanto venderlo. Il discorso verte più che altro su i rapporti “sospetti” che intercorrono fra il Sassuolo e alcune società calcistiche. Sul modo in cui i neroverdi si mostrino intransigenti con taluni e sul loro atteggiamento quasi accondiscendente con talaltro.
Perché è impossibile non ricordarsi di come il Sassuolo (anche per la volontà del giocatore di vestire bianconero) rifiutò 40 milioni di sterline cash dall’Arsenal per Locatelli, salvo poi cederlo alla Juventus con una formula che sembra uscita direttamente da un film di Totò. Non è possibile dimenticarsi della formula cervellotica che ha permesso all’Inter, nonostante la sua situazione economica, di spendere oltre 30 milioni di euro per Frattesi.
Per non parlare dell’acquisto di Missori e Volpato. Arrivati letteralmente per “fare un favore alla Roma“, per stessa ammissione dell’amministratore delegato Giovanni Carnevali. Un “aiuto” da oltre dieci milioni di euro complessivi, con i due prodotti del vivaio giallorosso che in due hanno totalizzato 1085 minuti sin qui in stagione.
Massimo rispetto per i colleghi di Rivista Undici, ma se questa sera molti tifosi italiani guarderanno Sassuolo-Inter sperando in una sconfitta dei padroni di casa non si potrà imputar loro nulla. Del resto dietro al calcio si annidano furtivi interessi economici che noi comuni mortali non possiamo nemmeno immaginare e i cui scheletri nell’armadio vengono disvelati soltanto molti anni dopo i fatti “incriminati”. Chiedere al Chievo per conferma.
Sassuolo-Inter, ecco le scelte ufficiali dei due tecnici
Di seguito, le formazioni ufficiali di Sassuolo-Inter:
SASSUOLO (5-3-2): Consigli; Toljan, Erlic, Kumbulla, Ferrari, Doig; Henrique, Lipani, Thorstvedt; Pinamonti, Laurienté. Allenatore: Ballardini.
INTER (3-5-2): Audero; Pavard, de Vrij, Bastoni; Dumfries, Frattesi, Asllani, Mkhitaryan, Carlos Augusto; Lautaro, Sanchez. Allenatore: Inzaghi.
Serie A
Milan – Genoa, probabili formazioni e dove vederla
Tutto quello da sapere sul match Milan-Genoa, in programma domenica alle 18:00 e valevole per la 35^ giornata di Serie A.
Il match di domenica delle 18:00 mette di fronte il Milan e il Genoa, due squadre che stanno ottenendo ottimi risultati ma che ambiscono a obiettivi decisamente diversi.
Il Milan deve vincere con il Genoa per provare a consolidare il secondo posto in campionato visto il momento altalenante, mentre il club rossoblù deve continuare la striscia positiva dopo il netto successo ottenuto contro il Cagliari la scorsa giornata.
Indice
Qui Milan
Pioli in vista del match contro il Genoa schiererà un 4-2-3-1 con diverse defezioni di formazione. In porta non ci sarà Maignan ma giocherà Sportiello, mentre per quanto riguarda la linea difensiva non ci saranno Kjaer e Calabria. Motivo per il quale giocheranno Florenzi e Gabbia insieme a Theo Hernandez e Tomori.
A centrocampo non saranno del match Musah e Loftus-Cheek, motivo per il quale giocherà Adli assieme a Rejinders. Per quanto riguarda il reparto offensivo, alle spalle di Giroud agiranno Chukwueze, Pulisic e Leao.
Qui Genoa
Il mister del Genoa Alberto Gilardino in vista del match contro il Milan schiererà un 3-5-2 con Martinez tra i pali, i tre di difesa saranno De Winter, Vasquez e Vogliacco che prenderà il posto dell’infortunato Bani.
In mezzo al campo ci saranno Sabelli, Thorsby, Badelj, Frendrup e Martin, mentre il tandem d’attacco sarà composto da Gudmundson e Retegui.
Probabili formazioni di Milan-Genoa
MILAN (4-2-3-1): Sportiello; Florenzi, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Adli, Reijnders; Chukwueze, Pulisic, Leao; Giroud. All. Pioli
GENOA (3-5-2): Martinez; Vogliacco, De Winter, Vasquez; Sabelli, Thorsby, Badelj, Frendrup, Martin; Gudmundsson, Retegui. All. Gilardino
Dove vedere Milan-Genoa
il match tra Milan e Genoa in programma domenica 5 maggio, sarà trasmessa in diretta e in esclusiva su DAZN con collegamento a partire dalle ore 17:30.
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