Serie A
Roma: quale futuro per lo Special One?
Per il mercato estivo sono stati investiti più di 100 mln (fra cartellini e ingaggi), eppure la Roma di Mourinho stenta in questo campionato.
C’è un evidente (e deludente) confronto che siamo in grado di stabilire esattamente ad un campionato di distanza: infatti, l’anno scorso, alla 25a giornata la Roma di Fonseca aveva collezionato 47 punti in campionato, 5a e in piena lotta Champions, quest’annata la musica è ben diversa.
Arrivato con grande entusiasmo e clamore da parte di tutto l’ambiente giallorosso, Josè Mourinho non è riuscito a trovare la giusta quadra: con 40 punti, la Roma è adesso al 7° posto e vede la zona Champions quasi come un miraggio.
Certo, la distanza di 6 lunghezze che la divide dalla Juventus quarta si può colmare, ma le ambizioni di inizio campionato non parlavano di ‘dover inseguire’, ma piuttosto di ‘dover difendere’.
C’è da dire che dal quarto all’ottavo posto occupato dalla Fiorentina (che ieri ha espugnato il Picco contro lo Spezia), la distanza di 7 punti non è insormontabile, tuttavia ci si aspettava ben altro da una squadra con tanta qualità in rosa.
Ed è un rammarico, perché la Roma che potevamo apprezzare nelle primissime uscite in stagione dava chiara segnali al campionato, dimostrando di poter ambire a ‘certi’ sogni proibiti.
L’acquisto di Abraham dal Chelsea ha dato morale e fiducia all’attacco giallorosso, con l’inglese che ha ereditato il peso di un bomber come Dzeko, passato all’Inter.
Eppure anche lui, come la squadra, ha vissuto alti e bassi durante la stagione: partito col botto, c’è stato un filotto di partite a secco, ultimamente si sta facendo valere in campo, ma il singolo non basta.
Sergio Oliveira e Maitland-Niles, entrambi arrivati nella sessione invernale, si sono integrati nei meccanismi del tecnico portoghese che si affida a loro dal primo minuto.
Ma è la squadra nel complessivo che pecca di discontinuità, e ciò lo si è visto soprattutto nei big match: 7 sconfitte, 1 vittoria, 1 pareggio tra Serie A e Coppa Italia maturato fino ad adesso.
Solo 4 punti conquistati su 27 disponibili, non è la mentalità di chi ha solidi progetti a lungo termine; Mourinho ha ancora l’occasione di cambiare la rotta ma ci vorrà ben altro.
Roma: quale futuro per il tecnico portoghese?
Nonostante il malinconico pareggio contro il Sassuolo stia facendo perdere un po’ di credibilità a Mourinho, la posizione dello Special One è salda sia nel cuore dei tifosi, che in quello dei Friedkin anche se, tra tifoso e dirigente, c’è una differenza abissale.
I tifosi romanisti, estasiati dall’incredibile palmarès del tecnico (ex Real Madrid e Inter tra le altre), pensavano potesse essere il profilo giusto dal quale ripartire, anche per la grinta che ci mette nel dire tutto chiaro e tondo in merito a presunte decisioni arbitrali contro i giocatori.
Dan e Ryan Friedkin hanno investito già 534,8 mln per la Roma (compresi i quasi 200 per acquistarla).
Lo stesso acquisto di Abraham (42 mln + bonus compresi) è stato reso possibile perché i proprietari statunitensi volevano regalare a Mourinho un attaccante di caratura internazionale, che pochi mesi prima aveva vinto la Champions League col Chelsea di Abramovich e Tuchel.
L’inglese è il più caro della storia giallorossa, per non parlare di Rui Patricio, Viña e Shomurodov (in 3 circa 45 mln), e Oliveira che col riscatto vedrà la Roma spenderne altri 12.
I risultati, però, non sono all’altezza delle aspettative: già fuori dalla Coppa Italia e settima in campionato, con 7 punti in meno rispetto allo scorso anno.
Vedremo quale sarà la competizione europea che i giallorossi disputeranno, gli esuberi da cedere e i proventi che i Friedkin ricaveranno, dai quali poi stanzieranno il budget per una vera e propria rivoluzione.
Serie A
Fiorentina-Sassuolo, le formazioni ufficiali
Al Franchi va in scena il posticipo delle 20:45 Fiorentina-Sassuolo. Italiano cerca i tre punti ma guarda al Brugge, Ballardini tenta il colpaccio.
Indice
Qui Fiorentina
Italiano conferma grossomodo la formazione vista contro la Salernitana. Davanti a Christensen solita linea a 4 con Kayode e Parisi sulle corsie esterne mentre Ranieri e Martinez Quarta formeranno la coppia centrale. In mediana Arthur e Duncan.
Sulla trequarti Sottil e Ikone sulle fasce mentre Barak agirà a supporto di Kouamé.
Qui Sassuolo
Ballardini sceglie ancora Pinamonti per guidare l’attacco dei neroverdi verso la salvezza che appare ancora complicata. Dietro all’ex Inter ci sarà Thorsvedt nel ruolo di trequartista.
In mediana la coppia formata da Boloca e Obiang, mentre sugli esterni ci saranno Doig e Volpato. Sulla linea dei difensori invece agiranno Kumbulla e Ferrari mentre Tressoldi e Toljan si occuperanno delle fasce. In porta Consigli.
Fiorentina-Sassuolo, formazioni ufficiali
Serie A
Napoli, Careca: “Prendere Conte? Sarebbe…”
Il grande ex brasiliano del Napoli ha parlato della possibilità dell’arrivo di Conte sulla panchina azzurra e sulla stagione della squadra.
Antonio Careca, grande ex brasiliano del Napoli, ha parlato ai microfoni de “Il Corriere del Mezzogiorno” all’evento “Eroi del Calcio”, dove è stato premiato.
Qual è il gol che ricordi di più con la maglia del Napoli? “Il secondo gol contro lo Stoccarda in Coppa Uefa. Ci spianò la squadra, ed in quella stagione ero in stato di grazia.”
Con Maradona siete stati la coppia più forte del Napoli? “Penso di sì. Diego giostrava ed io andavo in profondità. Come noi nessuno mai.”
Eppure era promesso sposo del Torino “Se Moggi non fosse venuto a Napoli sarebbe andata così”
Che idea si è fatto della squadra in questa stagione? “E’ una squadra precipitata nello spirito. Un ciclo può finire anche in due anni.”
Quali sono state le lacune? “Una combinazione di fattori: i nuovi arrivati che non sono stati all’altezza e la perdita di un allenatore come Spalletti, insieme ai tanti infortuni.”
Cosa bisogna fare? “Bisogna trovare l’uomo giusto per la panchina. De Laurentiis non può sbagliare.”
Conte è l’ uomo giusto? “E’ uno che sa come si vince in Serie A. Lo ha fatto con la Juventus e con l’Inter. E’ il profilo giusto, ma bisogna vedere la disponibilità del portafoglio del presidente.”
Che differenza c’è tra Careca e Maradona e Osimhen e Kvara? “Sono epoche diverse distanti quarant’anni, dove il calcio è cambiato molto. Sono molto bravi anche loro, altrimenti non avrebbero vinto lo scudetto.”
L’eventuale addio di Osimhen la prossima stagione? “Fino a quando non succede non si può mai dire. Certo è che lui per rimanere deve stare bene, ma se andrà via il Napoli potrà reinvestire la cifra guadagnata per un top player.”
Che attaccante sceglierebbe per il Napoli? “Sceglierei uno che sappia fare il leader con i suoi gol”.
Tra poco c’è Napoli-Roma “Fallire di nuovo urterebbe non poco i tifosi, ma loro hanno comunque capito il momento di difficoltà.”
Serie A
Salernitana, Sabatini: “Provo vergogna e senso di colpa”
Salernitana: dopo il 3-0 incassato nel match di venerdì sera contro il Frosinone, il club salentino salutano aritmeticamente la Serie A
Il dirigente del club campano non è riuscito a replicare il miracolo del 2022 ed ha affidato ai social un messaggio a tutta Salerno dopo la retrocessione.
Walter Sabatini ha espresso tutto il suo dispiacere per la mancata salvezza in un post pubblicato sul suo profilo Instagram.
Di seguito le sue parole:
“Già ieri sera, con il maturare del risultato a Frosinone, un dolore lancinante si è fatto strada dentro di me e oggi si ripropone puntuale, condiviso certamente con il popolo salernitano, anche se oggi sta declinando in qualcosa se possibile peggiore, un sentimento di implacabile vergogna e senso di colpa e maledico gli incidenti che mi hanno tenuto lontano da Salerno dove avrei potuto e dovuto accompagnare calciatori e allenatori in questo terribile percorso.
Salerno però ripartirà in virtù dell’impatto emotivo che i salernitani sapranno creare per sostenere la squadra che sarà”.
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