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Si aggrava Mino Raiola, il mondo del calcio in ansia
Il popolare procuratore ricoverato in terapia intensiva al San Raffaele di Milano. Andiamo a vedere la situazione, precipitata negli ultimi due giorni
Il professor Alberto Zangrillo, presidente del Genoa e primario dell’ospedale San Raffaele di Milano, da qualche giorno ha in cura un paziente illustre: Mino Raiola. L’uomo che ha in carico i destini sportivi di grandi campioni come Donnarumma, Haaland, De Ligt, Romagnoli, Pogba e tanti altri, è entrato nella struttura ospedaliera per problemi polmonari e cardiaci, legati a una serie di eventi non legati al Coronavirus.
Le sue condizioni sono precipitate negli ultimi due giorni, tanto da rendere necessario il trasferimento in terapia intensiva. Le condizioni del noto agente hanno subìto un brusco peggioramento nelle ultime ore. Lo staff del procuratore campano, mantiene il riserbo più assoluto e negli ultimi giorni, oltre alla famiglia e agli amici più stretti, il solo Ibrahimovic fra i calciatori ha avuto accesso nella sua stanza ed è stato aggiornato quotidianamente sulle condizioni di quello che per lo svedese è un secondo padre.
Indice
Il rapporto di Raiola con i suoi assistiti
Al di là dell’opinione che hanno di lui le varie frange di tifosi, inviperiti contro la sua figura per le vicende di mercato, Raiola ha un bellissimo rapporto con la totalità dei suoi assistiti. Perché ha saputo creare un rapporto importante, oltre la sfera professionale. Occupandosi anche di faccende extrasportive dei suoi atleti, aiutandoli in situazioni personali in maniera concreta. Non è un caso che quasi nessuno in tanti anni di carriera ha parlato mai dell’ex pizzaiolo emigrato in Olanda. Laddove è partita la sua carriera nel mondo calcistico.
Il delicato rapporto con i giornalisti e con gli invidiosi opinionisti
Lo stesso rispetto e la stessa delicatezza nei rapporti, fanno parte del vissuto quotidiano con giornalisti e opinionisti, nonché dirigenti sportivi. Qualche frizione invece paradossalmente con la squadra di casa sua: il Napoli, dove il precedente De Laurentiis non lo considera e gli ha negato ogni acceso alla sede.
Anche con il Milan i rapporti non sono idilliaci, tanto è vero che la società rossonera ha eliminato dalla sua rosa tutti gli assistiti facenti parte della sua scuderia, tranne Romagnoli che sta trattando il rinnovo da par suo. Il potente agente con l’abitudine di cambiare ogni mese le proprie utenze telefoniche e i propri cellulari (ne usa 4-5) e collezionista di auto, in questi mesi ha preso in procura un sacco di giovani olandesi, saccheggiando i floridi vivai.
Raiola e il sottoscritto
Ho avuto modo di conoscere Raiola ai tempi del mio legame con una donna di Gragnano (Napoli), legata alla famiglia Raiola. L’ho incrociato spesso nei miei viaggi a Napoli e a Castellammare, ci siamo sempre silenziosamente rispettati. Qualche volta abbiamo scambiato opinioni calcistiche.
Dopo anni, due mesi fa si era deciso a darmi uno dei suoi numeri di cellulare e una sera all’improvviso una chiacchierata: gli piaceva il mio legame con Lecce e prese informazioni su una possibile vacanza nel Salento. Mi ha sempre colpito la gentilezza, l’ironia e la pacatezza di Raiola.
Uomo scevro dalla mondanità, che passeggia liberamente in mezzo ai comuni cittadini e veste capi di abbigliamento normali, non firmati. Soggetto che odia giacca e cravatta, sempre sportivo e casual. Non posso che attraverso queste righe augurargli una pronta ripresa e rivolgere una preghiera per lui.
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Juventus-Milan 0-0, Thiaw e Sportiello sontuosi: gara con esclusione di colpi | Le pagelle
Juventus-Milan 0-0, una gara con esclusione di colpi per le due compagini che non hanno saputo, o non hanno voluto, farsi del male. Vediamo qui di seguito le pagelle dei rossoneri.
Sportiello 8: chiamato all’ultimo a sostituire l’infortunato Maignan, si rende protagonista della gara con quattro importanti parate, una delle quali miracolosa
Musah 6: spinge in eguale misura di quanto sbaglia. Fa rimpiangere Calabria, il che è tutto dire, ma ha l’attenuante di non essere un terzino (dal 37’ Bartesaghi sv)
Thiaw 8: annienta completamente sia Vlahovic prima che Milik dopo, provvidenziale nel finale. Sontuoso.
Gabbia 7: conferma un ottimo periodo di forma, difficilmente viene colto impreparato
Florenzi 6: evidenti limiti anagrafici, ma un cuore ed una professionalità grandi così. Un giocatore che si vorrebbe sempre avere un rosa
Adli 5: rischia veramente troppo. Bravo in certe occasioni, eccessivamente ingenuo in altre (dal 17’ st Bennacer 6: ordinato, ma poco mobile)
Reijnders 5: grossi passi indietro per l’olandese il quale appare davvero poco lucido
Pulisic 5: dinamico, ma eccessivamente troppo fumoso (dal 37’ st Chukwueze sv)
Loftus-Cheek 6: combatte come un leone recuperando palloni importanti, ma spesso si estranea dal gioco (dal 37’ Zeroli sv)
Leao 5: vederlo passeggiare in campo fa imbufalire anche il più mite dei tifosi, prova ad accendersi ogni tanto, ma non basta)
Giroud 4,5: particolarmente affaticato, impreciso e statico (dal 25’ st Okafor 6: almeno ci mette impegno)
Pioli 5,5: Musah esterno destro e Chukwueze in panchina grida vendetta. Per il resto, solito Milan
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Cerignola-Giugliano: si decide per i PlayOff
L’Audace Cerignola accoglie il Giugliano per l’epilogo della regular season del girone C di Serie C, con il calcio d’inizio previsto alle 18:30 di oggi, sabato 27 aprile.
Il Cerignola padrona stessa del suo futuro
Nella serrata lotta per garantirsi un posto nei playoff, l’Audace Cerignola si prepara ad affrontare il Giugliano nell’ultimo scontro della regular season del girone C di Serie C. In palio c’è molto più di una semplice vittoria; i gialloblù potrebbero migliorare la loro posizione in classifica e addirittura conquistare il settimo posto, a patto che Crotone e Latina non ottengano la vittoria nelle loro partite.
Il match si disputerà tra le mura amiche del “Monterisi“, un terreno di gioco che l’Audace Cerignola considera un vero e proprio fortino. Dopo la straordinaria vittoria nel derby contro il Foggia nella scorsa giornata, l’entusiasmo è alle stelle e la squadra è determinata a continuare su questa strada vincente. La vittoria ha portato i gialloblù in zona playoff, e ora si trovano ad un passo dalla qualificazione, con la possibilità di migliorare ulteriormente la loro posizione in classifica.
Il tecnico Giuseppe Raffaele dovrà fare i conti con alcune assenze importanti, tra cui gli squalificati Krapikas e Tascone e l’infortunato Martinelli. Tuttavia, i sostituti Barosi e Bianchini hanno dimostrato di essere all’altezza delle aspettative nelle loro ultime apparizioni in campo. La coppia offensiva Vuthaj-D’Andrea si conferma sempre più convincente, pronta a guidare la squadra verso la vittoria.
Dall’altra parte del campo, il Giugliano si presenta come un avversario agguerrito, determinato a difendere il proprio posto nei playoff. Nonostante alcuni risultati altalenanti nelle ultime partite, la squadra si è già garantita un posto nella griglia playoff e cercherà di conservare quanto fin qui ottenuto. Il modulo adottato, un 4-3-3, evidenzia l’attitudine offensiva del Giugliano, con giocatori come Salvemini e Ciuferri pronti a mettere in difficoltà la difesa avversaria.
Il precedente confronto tra le due squadre, avvenuto nella passata stagione, si concluse con la vittoria dell’Audace Cerignola per 1-0, grazie alla rete nel recupero di Malcore, segnando così un momento storico per il club.
Il fischio d’inizio è previsto per le ore 18:30, con la direzione arbitrale affidata al sig. Mucera della sezione di Palermo. Sia per l’Audace Cerignola che per il Giugliano, sarà una partita cruciale che potrebbe determinare il loro futuro nella competizione.
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Milan, tuona Ravezzani: ”Questo è il vero rischio di prendere Lopetegui”
Milan, raccogliamo le parole del direttore di Telelombardia il quale ha voluto precisare il suo punto di vista.
Il direttore di Telelombardia Fabio Ravezzani, tramite il suo canale su X, ha detto la sua in merito alle voci che vedrebbero Julen Lopetegui sulla panchina del Milan. Le sue parole:
”La pista più calda sembra essere quella che porta a Lopetegui, ma i tifosi vogliono un solo nome, vale a dire Antonio Conte. Se ti chiami Conte e perdi 3 partite, l’ambiente interno ed esterno resta sereno e ti aspetta. Se ti chiami Lopetegui viene giù il mondo. Questo è il vero rischio”.
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