Serie A
Cagliari-Bologna: le probabili formazioni
Cagliari-Bologna è la sfida che chiude questa seconda giornata di ritorno. Appuntamento alle 20.45 all’Unipol Domus di Cagliari.
I sardi arrivano a questa sfida dopo l’importantissima e brillante vittoria del giorno della Befana in casa della Sampdoria, tre punti che hanno permesso agli uomini di Mazzarri di tornare a respirare. Il Bologna invece nel turno precedente è rimasto fermo, su disposizione dell’ASL: troppi casi di positività al Covid.
Mazzarri per questa sfida presenta praticamente la stessa formazione di Marassi, con Lovato arrivato nel mercato di gennaio e già impiegato contro i blucerchiati che sarà titolare. In avanti la coppia Joao Pedro e Pavoletti.
Mihajlovic dovrà fare a meno di tanti giocatori per positività al Covid, anche se nelle ultime ore si sono negativizzati Dominguez, Viola e van Hooijdonk. Nel tridente d’attacco Soriano supporterà Arnautovic e Orsolini.
Le probabili formazioni
CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Altare, Carboni, Lovato; Bellanova, Deiola, Grassi, Marin, Lykogiannis; Joao Pedro, Pavoletti. Allenatore: Walter Mazzarri.
BOLOGNA (3-5-2): Skorupski; Bonifazi, Binks, Theate; Skov Olsen, Dominguez, Soriano, Svanberg, Dijks; Orsolini, Arnautovic. Allenatore: Sinisa Mihajlovic.
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Serie A
Hellas Verona, San Siro archiviato: domenica arriva il Toro
L’Hellas Verona prosegue la preparazione per la sfida della 18° giornata in programma domenica 4 gennaio alle 18. Zanetti vuole tornare a fare punti.
Il KO di San Siro sembra aver lasciato ben pochi strascichi, considerando che la squadra ha retto per buona parte della partita e a un certo punto ha preferito risparmiare le energie visto il risultato.
Hellas Verona, sfida da ex per Baroni: in palio punti pesanti
Entrambe le compagini arrivano da una sconfitta, i gialloblu contro il Milan e i granata contro il Cagliari, e perciò la sfida si prospetta molto interessante soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento. Per Giovane e compagni sarà l’occasione di tornare a fare punti, in particolar modo in casa dove l’ultimo match ha visto cadere l’Atalanta di Palladino.
L’ultimo periodo è stato particolarmente positivo per i gialloblu che hanno raccolto sei punti nelle ultime 5, scavalcando il Pisa al terzultimo posto. Le due vittorie di fila contro, appunto Atalanta, e Fiorentina in trasferta hanno rivitalizzato l’Hellas che sembrava aver ingranato la marcia. Lo stop forzato di due settimane inoltre, causa Supercoppa Italiana, ha forse smorzato leggermente l’entusiasmo dando vita alla prestazione un po’ a metà contro i rossoneri.
Dunque la sfida contro il Torino rappresenta l’occasione giusta per recuperare l’umore e sfruttare anche il fattore campo, oltre che il momento di incertezza dei granata dopo l’inaspettata sconfitta contro il Cagliari. L’ex Baroni tornerà da avversario, dopo il precedente con la Lazio della scorsa stagione, per riportare Simeone e compagni sui binari giusti che portano alla salvezza. Le due vittorie consecutive contro Cremonese e Sassuolo avevano rilanciato in classifica il club del neo DS Petrachi, che sta già lavorando in vista del mercato di gennaio.
La sfida del Bentegodi dunque si prospetta interessante per entrambi gli allenatori, che hanno la responsabilità di rialzare la squadra dopo un momento negativo, successivo a una doppia vittoria. Una delle due in caso di sconfitta rischia di aprire una mini crisi, visto anche il calendario delle prossime partite. Per il Verona ci sarà il Napoli e poi la Lazio mentre per il Toro ci saranno l’Udinese e l’Atalanta.

Serie A
Fiorentina, Kean assente all’allenamento odierno: il motivo
Fiorentina, Moise Kean non era presente all’allenamento di oggi con la squadra. Andiamo a vedere, qui di seguito, il motivo.
Sta per chiudersi un anno a dir poco nefasto per la Fiorentina, ultima in classifica in campionato e accerchiata dai propri tifosi, frustrati e preoccupati per il rischio di una retrocessione che sarebbe storica.
Nel frattempo, la squadra ha svolto oggi una seduta di allenamento al centro tecnico viola, alla quale non ha partecipato Moise Kean.
Secondo quanto riferiscono Gianluca Di Marzio e Tuttomercatoweb, infatti, l’attaccante classe 2000 era in permesso per questioni famigliari, con il club che era, dunque, informato in merito a tutto ciò.
Serie A
Napoli, possibile il passaggio all’attacco pesante?
Il Napoli si gode l’incredibile momento di forma di Rasmus Hojlund. Il danese continua a segnare, possibile che Conte lo impieghi anche con Lukaku?
È un Napoli ritrovato nel finale di anno, con un trofeo in più in bacheca, e in piena lotta per lo scudetto. Questo anche grazie alla vertiginosa crescita di Rasmus Holjund. L’attaccante danese, eroe della Supercoppa conquistata a Riad, è tornato a mettere il timbro anche in campionato, decidendo la sfida di Cremona con una doppietta.
Salito di giri dal punto di vista atletico, l’attaccante sembra aver ritrovato il feeling con il gol venuto meno nel suo periodo a Manchester, e può rivelarsi l’arma letale di Conte nella seconda parte di stagione e nella lotta scudetto. Non dimenticando l’imminente rientro di Romelu Lukaku, lasciato a riposo dal tecnico azzurro nella trasferta di ieri, per permettergli di allenarsi e recuperare la forma.
Napoli, possibile passaggio al 3-5-2

ROMELU LUKAKU E MATTEO POLITANO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il modulo adoperato nell’ultimo periodo, il 3-4-3 tendente ad un 3-4-2-1, con Neres ad agire molto dentro al campo, nel ruolo di seconda punta alle spalle del danese, sembra sulla carta rendere impossibile la convivenza tra i due numeri 9 del Napoli. Ma una volta tornato in forma il belga, Conte difficilmente lo sacrificherà al ruolo di riserva. Troppo importante la sua leadership e la sua conoscenza e affinità con il gioco del tecnico leccese, ma la scelta del doppio centravanti sembra poco logica e di difficile realizzazione.
In un ipotetico 3-5-2, con l’imminente rientro di Anguissa in mezzo al campo, sarebbe Neres il favorito per completare il tandem offensivo. D’altronde le caratteristiche del brasiliano si sposano perfettamente sia con quelle di Holjund, come visto bene nell’ultimo mese, che con quelle di Lukaku. Ma la possibilità che venga scelto l’attacco pesante per determinate tipi di partite, specialmente contro le piccole, o comunque con squadre che lasciano pochi spazi, c’è eccome.
Ma il più delle volte sarà Conte a decidere di volta in volta chi sarà il titolare. Un dualismo scritto, del resto già visto con il ruolo del portiere, con l’alternanza tra Milinkovic-Savic e Meret prima dell’infortunio dell’estremo difensore friulano. È lecito pensare che, con 3 partite alla settimana, entrambe le punte avranno le loro chance da titolari. Ma con la possibilità di vederli entrambi in campo, soprattutto a gara in corso e in situazioni di svantaggio.
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