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Zanetti: “Abbiamo giocato alla pari con la Lazio.”
Il Venezia esce sconfitto in casa contro la Lazio, ma la prestazione dei Lagunari è tutt’altro che scadente. Ecco le dichiarazioni di Zanetti nel post partita.

Ieri nel tardo pomeriggio si è svolta l’ultima gara dell’anno per il Venezia allenato da Paolo Zanetti che allo stadio Penzo hanno affrontato la Lazio di Sarri.
I lagunari hanno disputato un ottima gara nonostante il risultato finale di 1-3 in favore dei biancocelesti, il tecnico dei Veneti ha commentato così la sconfitta subita: “La valuto come una sconfitta contro una grande squadra dove non abbiamo assolutamente sfigurato, anzi.
E’ normale che siamo partiti con l’handicap due volte perché abbiamo preso goal subito ma siamo riusciti a rimetterla in piedi di nuovo grazie al gioco. Poi però abbiamo preso il gol su palla inattiva e lì la situazione si è fatta brutta ma la squadra come atteggiamento non ha mai mollato, c’ha provato sempre però questa volta non siamo riusciti a rimetterla in piedi come altre volte.
Chiaramente i due gol presi mi hanno dato fastidio, siamo stati troppo leggeri ed una squadra come la nostra non se lo può permettere.”
L’allenatore del Venezia risponde così quando gli fanno presente che i due giorni di recupero in più avuti dalla Lazio potrebbero aver inciso sulla prestazione della squadra:
“Sì ma non mi piace lamentarmi su queste cose, non cerco alibi. Dal punto di vista fisico siamo stati dentro alla gara fino alla fine, anzi in realtà la Lazio a numeri ha creato solamente tre occasioni da gol, finalizzandole tutte. Incontravamo una squadra che ha numeri offensivi pazzeschi, ha fatto tantissimi goal, crea tanto ma che ha concesso qualcosa di troppo. Oggi siamo stati leggeri noi e loro hanno creato il minimo per vincere la partita, da un lato mi infastidisce perché una squadra che deve salvarsi non può mancare sotto l’aspetto del dettaglio ma dall’altro invece ce la siamo giocata quasi alla pari e questo è motivo di orgoglio per noi.”
Zanetti si mostra soddisfatto dell’attuale classifica, che vede la sua squadra a +6 dalla zona retrocessione ma consapevole che c’è ancora molto da lavorare per raggiungere l’obbiettivo stagionale: “Assolutamente, non ho mai detto che siamo già salvi, ma semplicemente ci siamo costruiti con il lavoro la possibilità di avere qualche bonus in più, avendo 6 punti di vantaggio, ma bisogna anche dire che vincere le gare in questo campionato non è semplice per nessuno.
Nel girone di ritorno sarà tosta, le concorrenti si rafforzeranno e quindi noi dovremo fare allo stesso modo, tenendo sempre presente la forza del gruppo che siamo e che abbiamo costruito col lavoro in questi mesi.”
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Zanetti: “La Lazio ci insegna come si fa e noi dobbiamo imparare.”
Il Venezia forse nel secondo è leggermente calato, non riuscendo così a rimettere in pari il risultato, il tecnico ci spiega cosa è mancato: “Nel secondo tempo è mancata qualità negli ultimi metri, perché ci siamo arrivati spesso, l’esempio è il terzo gol loro, è bastata una palla persa e Milinković è andato a trovare Luis Alberto in area che non ha sbagliato.
Loro ci insegnano come si fa e noi dobbiamo imparare, spesso arriviamo lì ma non riusciamo a mettere il pallone giusto, uno buono ne abbiamo messo e Forte ha segnato, dunque il livello negli ultimi metri va alzato per concretizzare la mole di gioco. Dal punto di vista difensivo probabilmente abbiamo da registrare qualcosina, precisando che affrontiamo sempre tutte le squadre con tre attaccanti, senza speculare in fase offensiva e questo chiaramente ci sbilancia un pochettino.”
Durante l’intervista post partita Zanetti non fa mancare un ringraziamento ai tifosi presenti allo stadio, che sostengono sempre i giocatori dandogli una carica ulteriore per affrontare gli avversari: “Anche oggi il nostro pubblico ci ha dato tanto, per noi è un grande aiuto e ci permette di avere un approccio più coraggioso nei match che giochiamo al Penzo.
In Seria A il fattore campo esiste, è inutile raccontarcela. Giocare in casa o giocare fuori è diverso ed influisce anche sulle prestazione dei singoli.”
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Lazio, Sarri: “Il rosso a Zaccagni mi è parso eccessivo”
Grandissima vittoria della Lazio contro il Parma al Tardini. Nonostante la doppia inferiorità numerica, la banda Sarri vince con un gol di Noslin al minuto 82.
Dopo la sconfitta contro il Milan e il pareggio contro il Bologna, torna a vincere la squadra biancoceleste in modo abbastanza clamoroso. La squadra di Sarri sbanca il Tardini con un gol di Noslin (82′), nonostante le espulsioni di Zaccagni (42′) e Basic (77′).
Per la partita di sabato prossimo contro la Cremonese, però, Sarri dovrà rinunciare a diversi giocatori. Oltre agli squalificati Zaccagni e Basic, Dele-Bashiru e Dia saranno impegnati in Coppa d’Africa con le loro rispettive Nazionali.
Lazio, le parole di Sarri

I TIFOSI DELLA LAZIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Mister, una vittoria di coraggio. A caldo la sensazione è che questo sia uno snodo fondamentale?
“Ci può dare entusiasmo, però io penso che i ragazzi abbiano trovato convinzione già da fine settembre. Sono tre mesi che questa squadra gioca bene. Se guardiamo la partita nel contesto la vittoria ci sta tutta”.
Ha raggiunto quota 200 punti con la Lazio, è una squadra Sarriana?
“E’ una squadra in crescita per mentalità, per come si allenano e come affrontano le partite. Io con questo gruppo mi diverto e l’ho detto in tempi non sospetti”.
Le era mai capitato di vincere una partita così?
“Mi sembra di aver vinto una volta in otto contro dieci”.
Complimenti, si vede una squadra di Sarri negli ultimi tempi. Mi ha sorpreso che non avete concesso spazio al Parma nei momenti di difficoltà:
“E’ l’aspetto più importante, perché già contro il Bologna non avevamo perso ordine. La doppia inferiorità era più complicata, dalla panchina sono entrati ragazzi adatti a questo tipo di situazioni, nei minuti finali era chiaro che sarebbero stati cross continui. Sono entrati ragazzi di gamba che hanno aiutato nelle ripartenze”.
Tante assenze a partire dalla prossima:
“Siamo purtroppo abituati a questo tipo di situazioni, se non ci saranno abbastanza partiremo in dieci”.
Si è discusso tanto dei rossi, cosa ne pensa?
“Siamo una delle squadre meno fallose del campionato. A me sembra un po’ troppo il rosso a Zaccagni, non lo prende male”.
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Padova, dopo due anni il Papu Gomez torna titolare
Papu Gómez torna titolare dopo quasi due anni: l’argentino partirà dal primo minuto in Padova-Reggiana, sfida valida per la Serie B.
Finalmente, dopo un’attesa durata quasi due anni, per il Papu Gómez è arrivato il momento di tornare titolare sin dal primo minuto. L’argentino, che molti ricordano con la maglia dell’Atalanta, dopo aver scontato la lunga squalifica, era tornato in campo in due delle partite precedenti – prima contro il Venezia e poi nella vittoria contro il Cesena, saltando la sfida contro il Pescara – senza però essere mai impiegato dall’inizio del match.
Un tabù che verrà finalmente sfatato oggi, in vista della gara del Padova contro la Reggiana.
Il campione del mondo, che oggi alle 15 spera di scrivere un nuovo punto di partenza per la sua carriera, vuole trascinare anche la sua squadra, attualmente dodicesima in Serie B con 18 punti conquistati nelle prime 15 giornate.

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Messi, il GOAT Tour in India precipita nel caos
Da sogno a incubo: l’arrivo di Messi in India scatena il caos. Tifosi infuriati, campo invaso e rabbia per un evento mal gestito.
Quella che doveva essere una festa per i fan di Lionel Messi in India si è trasformata in una giornata di caos e rabbia allo Salt Lake Stadium di Calcutta. La tanto attesa tappa del GOAT Tour dell’asso argentino, prevista per sabato 13 dicembre, ha infatti scatenato proteste violente da parte di molti dei circa 80mila spettatori presenti, delusi dall’organizzazione e dall’impossibilità di vedere la star da vicino.
GOAT Tour di Messu a Calcutta: ecco cosa è successo
Secondo i resoconti, gruppi di tifosi hanno sfondato cancelli, “invaso il campo”, danneggiato sedili e lanciato bottiglie e altri oggetti contro il terreno di gioco in segno di protesta. Molti spettatori, che avevano speso fino a 12 mila rupie per i biglietti, si sono detti furiosi per non essere riusciti “nemmeno a guardare in volto il Campione del Mondo e otto volte Pallone d’Oro”.
La presenza di Messi è durata solo una frazione di quella prevista: dopo circa venti minuti in campo, durante i quali è apparso circondato da organizzatori e personalità locali, l’argentino è stato costretto ad abbandonare il campo a causa dell’escalation. “Only leaders and actors were surrounding Messi … Why did they call us then?” ha lamentato un tifoso, secondo testimoni citati dai media internazionali.
Le critiche si sono rapidamente estese oltre il pubblico: la Chief Minister del Bengala Occidentale, Mamata Banerjee, ha espresso pubblicamente rammarico per l’accaduto e ha annunciato un’indagine ufficiale sulla gestione dell’evento, definendo la situazione frutto di “mismanagement”
Questa prima tappa in India, che include anche altri appuntamenti in città come Hyderabad, Mumbai e Nuova Delhi, era parte di un tour che prevedeva anche iniziative culturali e di beneficenza oltre alla partita amichevole. Ma, alla luce degli eventi di Calcutta, sua alte aspettative e l’organizzazione dei prossimi eventi saranno inevitabilmente sotto esame.
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