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Juventus l’attacco sterile non è l’unico problema

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Juventus

La Juventus dopo diciassette partite giocate ha segnato soltanto 23 gol, è il tredicesimo attacco della serie A. La media è di 1,35 gol a partita in campionato e sale a 1,66 gol a partita in Champions League, con 10 gol in 6 partite. Arrivati quasi a metà della stagione i bianconeri non hanno trovato il modo di sopperire alla partenza del loro bomber, Cristiano Ronaldo catalizzava il gioco, forse creava malumori nello spogliatoio, ma di sicuro con lui in campo la squadra partiva, nove volte su dieci, da un gol di vantaggio. 

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I numeri dell’attacco della Juventus

juventus

I giocatori del reparto avanzato bianconero non stanno rendendo quanto società e tecnico si aspettavano e questo trend con il passare delle giornate sta diventando sempre più una grana per Allegri che sta ancora cercando una soluzione. Andando ad analizzare nel dettaglio il numero 9 sulle spalle lo porta Alvaro Morata che dopo l’addio del campione portoghese sarebbe dovuto diventare il terminale offensivo principale della Juventus. Lo spagnolo finora ha siglato 6 reti in 21 partite stagionali. Il compagno di reparto che doveva beneficiare di maggiore libertà di espressione in questa stagione, ovvero Paulo Dybala, sta vivendo per ora un’altra annata altalenante. Il numero 10 bianconero finora ha messo a segno 8 centri in 17 partite giocate ma anche quest’anno troppi problemi fisici lo stanno limitando. Gli altri giocatori del reparto offensivo, ossia Chiesa, Kean, Kaio Jorge, Kulusevski e Bernardeschi, in 5 sommano in totale 7 gol.

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Gli altri problemi di Allegri

Se l’attacco è un problema, di sicuro non è l’unico di questa Juve. Allegri, al suo ritorno, per prima cosa ha deciso di lavorare al riequilibrio della fase difensiva. Il reparto arretrato dopo qualche difficoltà iniziale ha ritrovato equilibrio. Solo qualche singolo sta deludendo, ad esempio Alex Sandro che infatti sta perdendo il posto da un sempre più convincente Luca Pellegrini. Ma avanzando al centro del campo si trovano molti dei problemi, che insieme a quelli realizzativi stanno relegando la Juventus ad un campionato al di sotto delle aspettative. Lì in mezzo il solo Locatelli sta rispettando le attese, McKennie invece, nel momento in cui stava trovando continuità si è dovuto fermare per un problema fisico. Tutti gli altri non riescono a soddisfare le richieste del loro allenatore, in particolare Ramsey è un oggetto misterioso e ormai ai margini della squadra. Arthur forse non è adatto alla serie A e comunque non riesce a trovare continuità. Bentancur rispetto al giovane in rampa di lancio della prima era allegriana ora sembra involuto dopo i tentativi di Sarri e Pirlo di trasformarlo in regista. Ultimo da considerare, il più difficile da comprendere, Rabiot, elogiato ma esortato a dare di più da Allegri sembra quello con più potenziale inespresso, ma con il passare del tempo ci si chiede se il francese dotato di grande fisico e capacità tecniche che sembrerebbe poter spaccare il mondo non abbia i suoi limiti nella testa. Allegri sta cercando di trovare la posizione a lui congeniale ma l’ex PSG puntualmente tradisce le aspettative, tant’è che ci si chiede se non sarebbe il momento di relegarlo in panchina.

Le possibili soluzioni per la Juventus

Nelle ultime partite Allegri, anche per via delle tante assenze, ha deciso di schierare la squadra con il 4-2-3-1con questo schieramento potrebbe sfruttare al meglio le caratteristiche dei sui giocatori più talentuosi, ovvero Dybala e Chiesa che tuttavia al momento sono assenti, per poter giocare con questo modulo però deve trovare 2 centrali di centrocampo che gli diano garanzia di corsa ma anche buone geometrie. Locatelli attualmente sembra il punto fermo, mentre nell’altra posizione in mediana, da affiancare all’ex Sassuolo, sembra nessuno riesca ad affermarsi. La soluzione potrebbe arrivare dal mercato di riparazione ma nel frattempo la Juventus deve cercare di non perdere ancora terreno perché potrebbe diventare troppo tardi per rientrare nella corsa al quarto posto.

Serie A

Sarà ancora Gila-Genoa: per il rinnovo ci siamo

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gilardino

Dopo giorni di rumors su dove avrebbe allenato Alberto Gilardino nella prossima stagione, adesso abbiamo la risposta. Sarà ancora l’allenatore del Genoa.

Genoa, Gilardino

Genoa: accordo raggiunto tra società e tecnico. Gilardino ha accettato la proposta rossoblù

In questi giorni si sta parlando tanto del famoso “valzer delle panchine” che coinvolgerà diverse società del nostro campionato e per alcuni giorni ha tenuto banco anche la questione che riguardava il prolungamento di Gilardino col Genoa.

Lo stallo che apparentemente c’era in fase di trattativa, non aveva fatto altro che rinforzare i rumors che volevano il tecnico biellese vicino ad altre panchine per la prossima stagione, ma con l’avanzare dei giorni, tra le parti, filtrava sempre più ottimismo.

La verità è che tra il Genoa e Gilardino non c’è mai stato disaccordo sul fatto di voler proseguire insieme e lo stallo di cui parlavamo sopra, evidentemente derivava da altre cause.

A onor del vero, sono passati davvero pochissimi giorni da quando la società ha presentato la sua proposta a quando Gilardino, effettivamente, l’ha accettata.

La base dell’accordo sarebbe su due anni di contratto fino al 2026, con aumento dell’ingaggio dagli attuali 500,000 euro a un milioni di euro a stagione, bonus compresi.

Niente di ufficiali perché l’accordo è solo verbale e mancano le firme sui contratti, ma possiamo affermare che il rinnovo sia cosa fatta.

 

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Serie A

Sassuolo-Inter, le formazioni ufficiali

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Sassuolo-Inter è il Saturday Night della 35esima giornata di Serie A. Nerazzurri già campioni, mentre i neroverdi si giocano la salvezza.

Su sapiente consiglio di uno dei miei colleghi caporedattori, mi sono imbattuto in un articolo (ottimo, come sempre) di Rivista Undici a firma di Francesco Gerardi. Ottimo nella forma, un po’ meno (ma questo è soggettivo) nella sostanza. Il Sassuolo è un accentratore trasversale di odio calcistico (e su questo siamo tutti d’accordo) ma taluni sembrano quasi voler scaricare la colpa su chi ne rigetta il modello imprenditoriale.

Il Sassuolo non è solo l’emanazione calcistica del capitalismo finanziario (e quindi è inevitabile che non stia simpatico a molti, basti pensare a l’RB Leipzig in Germania) ma è altresì l’estremizzazione di quelli che sono i principali capi d’accusa degli anti-capitalisti. Ovvero, i clienti (perché di clienti si tratta) non sono tutti uguali. E i clienti, in questo caso, sono le squadre di calcio che fanno affari con il Sassuolo.

Affari molto redditizi per alcuni, molto meno per altri. Non si tratta semplicemente di “vendere tanto e bene” perché quello è legittimo: il tesserato è tuo e decidi tu società se e a quanto venderlo. Il discorso verte più che altro su i rapporti “sospetti” che intercorrono fra il Sassuolo e alcune società calcistiche. Sul modo in cui i neroverdi si mostrino intransigenti con taluni e sul loro atteggiamento quasi accondiscendente con talaltro.

Perché è impossibile non ricordarsi di come il Sassuolo (anche per la volontà del giocatore di vestire bianconero) rifiutò 40 milioni di sterline cash dall’Arsenal per Locatelli, salvo poi cederlo alla Juventus con una formula che sembra uscita direttamente da un film di Totò. Non è possibile dimenticarsi della formula cervellotica che ha permesso all’Inter, nonostante la sua situazione economica, di spendere oltre 30 milioni di euro per Frattesi.

Per non parlare dell’acquisto di Missori e Volpato. Arrivati letteralmente per “fare un favore alla Roma“, per stessa ammissione dell’amministratore delegato Giovanni Carnevali. Un “aiuto” da oltre dieci milioni di euro complessivi, con i due prodotti del vivaio giallorosso che in due hanno totalizzato 1085 minuti sin qui in stagione.

Massimo rispetto per i colleghi di Rivista Undici, ma se questa sera molti tifosi italiani guarderanno Sassuolo-Inter sperando in una sconfitta dei padroni di casa non si potrà imputar loro nulla. Del resto dietro al calcio si annidano furtivi interessi economici che noi comuni mortali non possiamo nemmeno immaginare e i cui scheletri nell’armadio vengono disvelati soltanto molti anni dopo i fatti “incriminati”. Chiedere al Chievo per conferma.

Sassuolo-Inter, ecco le scelte ufficiali dei due tecnici

Di seguito, le formazioni ufficiali di Sassuolo-Inter:

SASSUOLO (5-3-2): Consigli; Toljan, Erlic, Kumbulla, Ferrari, Doig; Henrique, Lipani, Thorstvedt; Pinamonti, Laurienté. Allenatore: Ballardini.

INTER (3-5-2): Audero; Pavard, de Vrij, Bastoni; Dumfries, Frattesi, Asllani, Mkhitaryan, Carlos Augusto; Lautaro, Sanchez. Allenatore: Inzaghi.

Sassuolo-Inter

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Serie A

Milan – Genoa, probabili formazioni e dove vederla

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Tutto quello da sapere sul match Milan-Genoa, in programma domenica alle 18:00 e valevole per la 35^ giornata di Serie A.

Milan-Genoa

Serie A

Il match di domenica delle 18:00 mette di fronte il Milan e il Genoa, due squadre che stanno ottenendo ottimi risultati ma che ambiscono a obiettivi decisamente diversi.

Il Milan deve vincere con il Genoa per provare a consolidare il secondo posto in campionato visto il momento altalenante, mentre il club rossoblù deve continuare la striscia positiva dopo il netto successo ottenuto contro il Cagliari la scorsa giornata.

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Qui Milan

Pioli in vista del match contro il Genoa schiererà un 4-2-3-1 con diverse defezioni di formazione. In porta non ci sarà Maignan ma giocherà Sportiello, mentre per quanto riguarda la linea difensiva non ci saranno Kjaer e Calabria. Motivo per il quale giocheranno Florenzi e Gabbia insieme a Theo Hernandez e Tomori.

A centrocampo non saranno del match Musah e Loftus-Cheek, motivo per il quale giocherà Adli assieme a Rejinders. Per quanto riguarda il reparto offensivo, alle spalle di Giroud agiranno Chukwueze, Pulisic e Leao.

Qui Genoa

Il mister del Genoa Alberto Gilardino in vista del match contro il Milan schiererà un 3-5-2 con Martinez tra i pali, i tre di difesa saranno De Winter, Vasquez e Vogliacco che prenderà il posto dell’infortunato Bani.

In mezzo al campo ci saranno Sabelli, Thorsby, Badelj, Frendrup e Martin, mentre il tandem d’attacco sarà composto da Gudmundson e Retegui.

Probabili formazioni di Milan-Genoa

MILAN (4-2-3-1): Sportiello; Florenzi, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Adli, Reijnders; Chukwueze, Pulisic, Leao; Giroud. All. Pioli

GENOA (3-5-2): Martinez; Vogliacco, De Winter, Vasquez; Sabelli, Thorsby, Badelj, Frendrup, Martin; Gudmundsson, Retegui. All. Gilardino

Dove vedere Milan-Genoa

il match tra Milan e Genoa in programma domenica 5 maggio, sarà trasmessa in diretta e in esclusiva su DAZN con collegamento a partire dalle ore 17:30.

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