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Serie C: allunga il Sudtirol, pareggio per la Reggiana, tre punti per il Bari
Con i campionati principali fermi per la sosta nazionale, la Serie C si prende per un weekend i fari della ribalta. Gol, emozioni e certezze nei tre gironi della terza serie italiana. Non mancano le prime penalizzazioni in classifica per irregolarità che hanno coinvolto Pergolettese nel girone A e il Foggia nel girone C.
Indice
Serie C – Girone A
Nel girone A, il Sudtirol fa la voce grossa. Dopo aver ottenuto i tre punti nel recupero contro il Legnago, vince anche sul campo del Seregno. Uomo decisivo l’italo-nigeriano Raphael Odogwu, che segna e fa segnare, semplicemente una forza della natura.
Al secondo posto della graduatoria sale il Renate, con l’ennesima goleada contro il malcapitato Pro Patria e si rilancia dopo la battuta d’arresto di domenica scorsa. Mister Cevoli sfrutta al meglio il potenziale dei suoi giocatori offensivi, facendo segnare praticamente ogni settimana Francesco Galuppini, al quattordicesimo gol stagionale in altrettante partite.
Settimana di riposo per il Padova, che aspetterà il primo Dicembre per affrontare la Juventus U23, con tante assenze per le nazionali giovanili. Punto in rimonta per la Feralpisalò che viene sorpresa dalla Virtus Verona, del neo acquisto Emil Hallfredsson. L’islandese torna a giocare in una squadra di Verona, dopo l’esperienza all’Hellas di qualche anno fa, nell’ultima sfida ha giganteggiato in mezzo al campo sfruttando al meglio la sua esperienza.
L’uomo copertina del girone A è senza dubbio il diciassettenne Mohamed Ali Zoma, che all’esordio tra i professionisti si regala una doppietta con la sua Albinoleffe sul campo del Lecco, facendo salire la sua squadra da sola al quinto posto.
A 20 punti in classifica le due deluse di questo weekend, Triestina che pareggia in extremis in inferiorità numerica contro il Trento, che aveva già quest’estate eliminato i friulani in Coppa Italia e la Pro Vercelli che cade per la quarta volta al Silvio Piola nelle ultime cinque sfide contro il fanalino di coda Legnago, che con questi tre punti abbandona l’ultimo posto in classifica.
In zona retrocessione, tre punti d’oro per il Mantova nell’anticipo del sabato contro la Pro Sesto, i lombardi con questa sconfitta scendono in ultima posizione.
Doppio pareggio nei due derby giornalieri tra Fiorenzuola–Piacenza e Giana Erminio–Pergolettese. Quest’ultimi penalizzati in settimana di due punti in classifica per non aver comunicato alla Covisoc il passaggio societario tra Andrea Micheli, deceduto per Covid, con la zia Anna Micheli.
Serie C – Girone B
Occasione sprecata per la capolista Reggiana per allungare sul Cesena nel derby emiliano. Nonostante numerose occasioni, il portiere Nardi ha salvato il risultato per ben quattro volte, facendo terminare lo scontro al vertice con uno 0-0 che fa sorridere più gli ospiti che restano in scia a tre punti dalla vetta.
Nel girone dove le squadre emiliane sembrano avere qualcosa in più, il Modena vive un momento d’oro, ottenendo la sesta vittoria consecutiva. La squadra di Tesser, orfana dei suoi attaccanti titolari, ottiene i tre punti contro la Vis Pesaro con una prestazione sontuosa del centrocampista Mattia Minesso, protagonista del gol partita e di un assist vincente.
Dietro il terzetto di testa, si rivede il Siena che vince una partita rocambolesca contro l’Olbia al Franchi. Un punto sotto i toscani, troviamo la Virtus Entella, che con un rigore a tempo scaduto di Lescano, ottiene la terza vittoria di fila portandosi in piena zona play-off.
Continua la stagione singhiozzante per la favorita di questo girone, il Pescara. Gli abruzzesi incappano con l’ennesimo pareggio nel derby casalingo contro il Teramo.
Non riesce più a vincere l’Ancona Matelica, che raggiunge il pari con un rigore nei minuti finali contro la Carrarese, che esce provvisoriamente dalla zona play-out.
Occasione sprecata per il Gubbio che pareggia 0-0 contro la Lucchese. Per gli umbri la vittoria manca da quasi un mese.
Tra le partite più divertenti di giornata sicuramente la vittoria del Pontedera sul campo dell’ultima in classifica, la Viterbese. Vittoria arrivata nei minuti di recupero grazie alla capocciata del difensore centrale argentino, Marcos Espeche.
Protagonista con l’Aquila Montevarchi, il 23enne Diego Gambale, all’esordio assoluto con i professionisti, con una media di un gol ogni 180 minuti. A segno per la sesta volta in stagione, i padroni di casa si sbarazzano agevolmente dell’ostacolo Imolese.
Nella zona calda di classifica vittoria fondamentale della Fermana, con la rete decisiva di Pannitteri, figlio d’arte, che batte la Pistoiese.
Serie C – Girone C
Nel testa coda della 14°Giornata, il Bari deve ringraziare il suo estremo difensore Frattali, autore di una parata decisiva nei minuti finali sull’attaccante della Vibonese, Golfo, prima del 2-0 definitivo segnato da Antenucci su calcio di rigore.
Nella bagarre dietro i pugliesi, si ferma il Catanzaro, sconfitto nel posticipo a Torre del Greco contro la Turris dell’ex Giannone, autore dell’eurogol che ha steso i calabresi. Giallorossi infuriati a fine gara con l’arbitraggio per essersi fatto negare un penalty che poteva cambiare le sorti di questa sfida.
Con un Catanzaro che si ferma, Palermo e Monopoli continuano il loro ruolino di marcia.
Vittoria per entrambi nelle mura amiche per 2-0. Potenza e Taranto si arrendono alle inseguitrici del Bari.
Vittorie in trasferta per Avellino e Virtus Francavilla che agganciano proprio il Catanzaro al quinto posto.
Campani vincono sul campo dell’Acr Messina, sempre più in basso in graduatoria. Pugliesi espugnano Picerno facendo saltare la panchina di mister Palo, al suo posto chiamato Leonardo Colucci, ex calciatore, con diverse presenze nel massimo campionato.
Fondamentali tre punti per il Foggia, corsaro a Catania all’ultimo minuto con un rigore di Ferrante. Per i pugliesi vittoria importantissima, perchè in settimana era stata penalizzata la squadra di Zeman con 4 punti in classifica a seguito delle anomalie riscontrate nella cessione delle quote societarie la scorsa estate.
Scivola fuori dai play-off la Juve Stabia, che non va oltre il pareggio a Castellammare contro il Monterosi Tuscia.
In zona salvezza boccata d’ossigeno della Fidelis Andria, corsara a Pagani e del Latina che ha travolto al Francioni il malcapitato Campobasso.
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Mourinho: “Commesso un errore a non aver accettato il Portogallo quando ero alla Roma”
L’ex allenatore della Roma, José Mourinho, è tornato a parlare della sua esperienza sulla panchina giallorossa e sulla possibilità di lasciarla dopo Budapest.
José Mourinho è tornato a parlare della sua esperienza di due anni e mezzo sulla panchina della Roma. Il tecnico portoghese ha rilasciato una breve intervista ai microfoni del canale coreano di EA Sports su Youtube soffermandosi sul periodo dopo la finale di Budapest con la proposta di sedersi sulla panchina del Portogallo.
Le parole dello Special One
“Le due finali con la Roma sono state quelle più difficili da raggiungere. Forse anche l’Europa League con il Manchester United è stata molto difficile. Perché erano due squadre che quando sono arrivato erano in una situazione molto difficile. Alcuni allenatori sono magari più furbi e intelligenti e quindi scelgono l’incarico giusto con le condizioni ideali per arrivare al successo.
Io ho bisogno di lavorare sempre, sentire che sto facendo qualcosa e sto aiutando. Mi piacciono le sfide, anche se a volte sono ingiuste perché non ci si può aspettare che io vinca trofei quando la mia squadra non è la più forte.
Quale nazionale allenerei? È normale, il Portogallo. Ho avuto due volte la possibilità di andarci, ma non sono arrivate al momento giusto per me. Mi sono fatto prendere dalle emozioni quando non ho accettato l’ultima offerta, perché ho deciso di restare alla Roma e penso di aver fatto un errore. Perché ora il Portogallo ha una squadra fantastica, una delle migliori, tra le prime cinque.
Lo sapevo, ma mi sentivo in grande connessione con la Roma, con i tifosi, quindi non ho voluto prendere quella decisione. L’occasione Portogallo è arrivata due volte, credo però che arriverà anche una terza e la prenderò. Sperando che la generazione che avrò sarà forte come questa”.
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Inter: per l’Aiac il migliore è Inzaghi
Il grande cammino in campionato dell’Inter porta in prima pagina i volti di molti interpreti. Uno su tutti Simone Inzaghi, il tecnico premiato dall’AIAC.
Inter, Simone Inzaghi incoronato come miglior allenatore della Serie A per la stagione 2023-2024
Ci avviamo verso il concludersi della stagione ed oltre ai verdetti è tempo anche di riconoscimenti individuali per i protagonisti del nostro campionato.
Tra i premi che hanno già trovato un padrone c’è quello dell’AIAC (Associazione Italiana Allenatori Calcio), che ogni anno assegna questo riconoscimento a quello che è stato il miglior allenatore della stagione, attraverso una votazione.
Riconosciuto da molti, tifosi e non, come uno dei maggiori artefici della grande cavalcata scudetto dell’Inter, il vincitore non poteva che essere Simone Inzaghi.
Il tecnico interista ha battuto il collega e tecnico del Bologna Thiago Motta, con oltre il 55% dei voti a favore e riceverà il premio, assegnato in collaborazione col famoso marchio delle figurine Panini, a Rimini durante la terza edizione dell’evento “Premio Panini – The Coach Experience Figurina D’Oro” che si terrà dal 6 all’8 giugno.
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Milan, un muro intorno a Leao: discorsi con Mendes e fiducia condizionata
Milan, è un po’ sulla bocca di tutti il comportamento in campo dell’esterno portoghese. Divisa infatti la tifoseria la quale pretende un rendimento diverso. Vediamo qui di seguito i ragionamenti della dirigenza rossonera.
Sono ore di riflessione queste per il nuovo reparto offensivo rossonero. La priorità è quella di trovare un attaccante in grado di sostituire al meglio la partenza di Olivier Giroud. Una volta trovato quello, la dirigenza potrebbe anche considerarsi soddisfatta là davanti.
Senonché verranno fatte attente riflessioni anche su Rafael Leao, il cui rendimento non è di certo stato all’altezza durante buona parte della stagione. Le aspettative su di lui erano alte. da tempo si dice che gli manca poco alla consacrazione a top player, che i tempi sono maturi e che la prossima stagione sarà quella buona e sistematicamente queste premesse vengono disilluse. Ma quindi quale è il vero Leao? Un buon giocatore o un potenziale top player?
Se lo sta chiedendo anche il Milan che comunque propende verso la seconda ipotesi e di conseguenza sta costruendo un muro intorno a lui al fine di trattenerlo ancora la prossima stagione. La fiducia sarà appunto condizionata al rendimento in campo, consapevoli della clausola rescissoria che pende sulla sua testa di 175 milioni di euro.
Sappiamo che il discorso è stato affrontato in queste ultime settimane con il procuratore Jorge Mendes il quale avrebbe garantito al Milan (in cambio di un suo assistito sulla panchina, ndr) di trovare un acquirente in grado di avvicinarsi come cifra a tale clausola. I rossoneri hanno risposto no grazie, con l’intenzione di tenere Leao almeno ancora per un anno e farlo allenare da un altro allenatore che sicuramente prenderà il posto di Stefano Pioli in estate. La speranza è che con stimoli nuovi, soprattutto mentali, il calciatore possa davvero switchare in modalità top player.
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