Serie A
Milan-Inter: le probabili formazioni e dove vederla
Milan-Inter, l’attesa sfida per la famosa stracittadina è quasi terminata. Il derby si giocherà infatti domenica 7 novembre alle ore 20,45 nel palcoscenico dello stadio San Siro e sarà valevole per la dodicesima giornata di Serie A. Lo spettacolo, scontato dirlo, è assicurato. Vediamo qui di seguito quali scelte effettueranno i due allenatori.
Milan-Inter, una gara che di certo non ha bisogno di presentazioni per scaldare i cuori e gli animi dei tifosi. Un derby particolarmente sentito da entrambi i club. I rossoneri sono reduci dal pareggio di Champions League di ieri sera contro il Porto che equivale alla quasi matematica estromissione dalla coppa dalle grandi orecchie. All in sul campionato che vede i meneghini al primo posto in comunione con il Napoli, frutto di 10 vittorie su 11 disponibili.
I nerazzurri inseguono il sogno scudetto e stazionano al terzo posto in classifica dopo la vittoria per 2-0 contro l’Udinese nel turno scorso. Gli uomini di Inzaghi appaiono in un buono stato di forma e promettono di battagliare al fine di racimolare punti preziosi.
Indice
Ibrahimovic torna titolare
Il tecnico Stefano Pioli potrà contare sul ritorno in campo dal primo minuto di Zlatan Ibrahimovic come terminale offensivo. Dietro di lui sicuro l’utilizzo di Brahim Diaz supportato sulle corsie esterne da Saelemaekers e Leao. Ancora out Rebic. Sulla linea mediana Tonali dovrebbe essere preferito a Bennacer e farà coppia con Kessie. Davanti a Tatarusanu i centrali Tomori e Kjaer con Calabria e Ballo-Tourè larghi sulle fasce.
Un ex partirà da titolare
Sarà l’ex rossonero Hakan Cahlanoglu a partire da titolare in luogo di Vidal, questa è la scelta del tecnico Simone Inzaghi per la trequarti interista. Davanti ad Handanovic il terzetto difensivo composto da Skriniar, De Vrij e Bastoni. Sulle corsie esterne Darmian e Perisic con Barella, Brozovic e Calhanoglu centrali. Il tandem offensivo sarà composto da Dzeko e Lautaro.
Le formazioni
Milan (4-2-3-1): Tatarusanu, Calabria, Tomori, Kjaer, Ballo-Tourè, Kessie, Tonali, Saelemaekers, Brahim Diaz, Leao, Ibrahimovic. Allenatore: Pioli
Inter (3-5-2): Handanovic, Skriniar, De Vrij, Bastoni, Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic, Dzeko, Lautaro. Allenatore: Inzaghi.
Milan-Inter, i precedenti
Sono in totale 228 le gare ufficiali tra le due compagini, a comandare è l’Inter con 84 successi contro i 77 del Milan, 67 i pareggi. Anche il computo delle reti segnate vede i nerazzurri in vantaggio 314 contro 304. L’ultimo derby vinto dai rossoneri è datato 17 ottobre con il risultato di 2-1, mentre l’ultima stracittadina vinta dall’Inter in Serie A risale ad un anno fa, 4-2 datato 9 febbraio 2020.
Dove vederla
La gara tra Milan ed Inter sarà trasmessa in diretta esclusiva su Dazn a partire dalle ore 20,45 di domenica 7 novembre. il commento sarà affidato a Pierluigi Pardo assistito da Francesco Guidolin alla parte tecnica. Come di consueto, gli abbonati potranno seguire il derby tramite pc, smartphone e tablet direttamente in streaming. Per coloro i quali gradissero ascoltare la radiocronaca, segnaliamo la Serie A nel pallone facilmente raggiungibile tramite l’applicazione Facebook.
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Serie A
Inter, Mkhitaryan: “Non mi vedo altrove. Futuro in Arabia?…”
Il centrocampista dell’Inter Henrikh Mkhitaryan ha parlato ai microfoni di ARMTv. Di seguito le sue parole.
Le parole di Mkhitaryan
“Ho ancora un contratto di due anni con l’Inter, fino al 2026. Vedrò se il mio fisico mi consentirà di onorare quell’accordo, al momento non mi vedo altrove. Poi penseremo se continuare qui, andare in altri club o fare delle riflessioni sulla mia carriera.”
Sullo Scudetto: “Ho aspettato a lungo lo scudetto, è un trofeo prezioso. Sono molto felice perché non tutti riescono a vincerlo a 35 anni, ma non mi adagierò su questo risultato. Per un calciatore di questa età è un po’ difficile giocare sempre: cerco di riposarmi bene, di allenarmi bene, cerco di dare il massimo. Non ho un particolare segreto”.
Futuro in Arabia?: “Portando giocatori forti, la Saudi Pro League sta cercando di sviluppare il calcio e rafforzare il campionato, ma io vedo la cosa negativamente perché i soldi non sono importanti in questo sport. L’amore per il calcio è importante. Ho sempre avuto quell’amore sin da quando ho toccato la palla per la prima volta. Ho sempre amato il calcio per il gioco, non per i soldi. Quella porta per me è chiusa. Non discuto questa opzione e non voglio nemmeno farlo perché il livello del calcio europeo, il calore e l’atteggiamento dei tifosi sono completamente diversi”.
Serie A
Frosinone, Angelozzi:”Spero che ci salviamo”
Frosinone: Il direttore sportivo gialloblù è tornato a parlare dell’obbiettivo salvezza della squadra ciociara e sul suo futuro
Il Frosinone sta lottando per la sua permanenza in Serie A, al momento si trova 16º ( a + 2 dal Udinese terzultimo).
In occasione del ‘Gran Galà del Calcio‘ è tornato a parlare il direttore sportivo dei ciociari, Guido Angelozzi affrontando temi come quello della salvezza.
Di seguito le sue parole:
“Spero che a fine anno il Frosinone centri la salvezza.
Di Francesco è un uomo e un allenatore validissimo: sono sicuro che ci porterà alla salvezza.
Sono abbastanza vaccinato per affrontare ogni tipo di situazione”.
Sul suo futuro
“Sì, penso di restare… Se non mi cacciano”
Serie A
Isaksen flop, Tudor lo ha già bocciato: può andar via già in estate
La prima stagione di Isaksen nella Capitale non è andata come tutti si auguravano e il danese potrebbe lasciare Roma già in estate.
Dopo Sarri anche Tudor boccia il mercato disastroso targato Fabiani e Lotito. Una mancanza di progettualità che ha portato la Lazio dal secondo posto dell’anno scorso al settimo di quest’anno. Un settimo posto, per altro, figlio dell’inspiegabile suicidio di Fiorentina e Napoli, che hanno reso meno amara la stagione bianco celeste.
In un mese e mezzo all’ombra del Colosseo, Tudor ha già bocciato metà dei giocatori arrivati questa estate. Pellegrini e Isaksen sono fuori dal progetto tecnico dell’allenatore croato e il minutaggio dei due in questa parte conclusiva di stagione ne è la lapalissiana dimostrazione.
Castellanos ni, ma Tudor comunque ha chiesto un’altra punta. A dimostrazione di come l’argentino abbia solo rimandato di un anno il problema dell’erede di Immobile. Persino Guendouzi, sino a pochi mesi fa unica nota lieta del peggior mercato della gestione Lotito, è sulla lista dei partenti. Persino il futuro di Rovella è in dubbio. Si salva solo Kamada, che comunque non è certo di restare.
Tudor insoddisfatto della rosa: ecco le richieste a Lotito
A fine Maggio, dopo la fine del campionato, Tudor e Lotito avranno un vertice chiarificatore per delineare le linee guida in vista della prossima stagione. Ovviamente si tratta solo di un proforma, in quanto sappiamo che il patron bianco celeste fa e disfa tutto ciò che vuole senza dare peso alle richieste del proprio allenatore.
Tuttavia, l’ex-allenatore del Marsiglia ha già le idee chiare su chi non dovrà far parte del suo progetto tecnico il prossimo anno. Il croato avrebbe chiesto al presidente della Lazio due difensori centrali, un esterno, due trequartisti e un centravanti.
Se il campionato finisse oggi, la Lazio disputerebbe i preliminari di Conference League. Ciò implica che, senza le entrate derivanti da Champions o Europa League, i biancocelesti avranno bisogno di (almeno) una cessione eccellente per rientrare nei ranghi e non incorrere nell’incubo dell’indice di liquidità.
Isaksen, tutti i numeri di un flop annunciato
Isaksen c’entrava già poco con il calcio di Sarri, dove quantomeno aveva una collocazione tattica naturale, e quindi figuriamoci con quello di Tudor. E’ escluso che il danese possa giocare da tutta fascia a sinistra e anche dietro le punte (unico ruolo in cui sarebbe eleggibile) non ha dato le giuste garanzie al croato.
Isaksen quest’anno ha giocato 40 partite, distribuite su 1675 minuti che equivalgono a poco più di 18 partite intere. Minutaggio corredato da 3 gol, 4 assist e un impatto sul mondo Lazio mai realmente convincente. Troppo poco per un giocatore che in estate è costato alle casse biancocelesti oltre quindici milioni di euro.
Per capire quanto dovrebbe incassare la Lazio per evitare una minusvalenza bisognerà aspettare l’ultima semestrale di bilancio, ma difficilmente la dirigenza bianco celeste accetterebbe una cifra di molto inferiore a quella sborsata la scorsa estate per lasciar andare via il giocatore.
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