Serie A
Atalanta-Lazio 2-2, De Roon acciuffa il pari all’ultimo respiro: le pagelle nerazzurre
Rocambolesco pareggio tra Atalanta e Lazio al Gewiss Stadium, con i nerazzurri che riprendono i capitolini negli ultimi secondi con un colpo dell’olandese.
Partita divertente questo pomeriggio al Gewiss Stadium, con Atalanta e Lazio a concludere un pareggio un match divertente e recuperato due volte dai nerazzurri. Partita speciale per Ciro Immobile che, grazie al gol del momentaneo 1-2, raggiunge Silvio Piola in vetta alla classifica dei goleador biancocelesti di tutti i tempi. Musso e Zapata sono i protagonisti per i nerazzurri, Pasalic non prova mai gli inserimenti.
Musso 7,5: prodigioso su Immobile e Raul Moro, conferma la sua affidabilità e la sua sicurezza verso tutto il reparto difensivo.
Lovato 6,5: sta ripagando Gasperini con prestazioni diligenti e di autorità. Ordinato e robusto, non fa rimpiangere Palomino. Tende più a difendere e sale poco, ma per ora va bene così (dal 67′ Scalvini 6: ormai la fiducia è ad alti livelli, prende il posto di Lovato e non lo fa rimpangere. Si concede un paio di dribbling: gli va bene).
Demiral 6: meglio nella ripresa, dove si vedono meglio le sue doti difensive su un Immobile velenoso. Inizia con il freno a mano tirato, ma poi si mette a suo agio.
De Roon 7,5: non segna quasi mai, ma quando lo fa, sono gol decisivi. Suo il colpo all’ultimo tuffo che regala un insperato pareggio alla banda Gasperini. Da difensore ormai sta rendendo quasi come fosse di ruolo. Essenziale come pochi, un Gosens che fa il lavoro oscuro.
Zappacosta 6,5: ormai l’ex Chelsea è una garanzia sulla fascia per la Dea. Spinta e contenimento, non tira mai indietro la gamba (dall’ 85′ Piccoli sv.).
Freuler 7: forse una delle migliori prestazioni in maglia nerazzurra. Torna a essere il mastino di sempre, con diligenza e ordine. Non disdegna il tiro in porta.
Koopmeiners 6,5: mezzo voto in meno per la poca attenzione sul gol di Immobile, ma per il resto e l’aderente controfigura di De Roon. Lotta su ogni pallone e non si risparmia mai.
Maehle 6: sta piano piano tornando in forma Europeo. Si propone in avanti e aiuta in contenimento. Fa il compitino, ma lo fa bene.
Pasalic 6: non si vede mai spesso un Pasalic in cui non provi almeno una incursione offensiva. Per una volta i gol e gli assist li lascia agli altri (dal 60′ Malinovskyi 6: non riesce a imporsi nella trama della partita, e gli capita spesso. Ci prova con un paio di spunti interessanti).
Ilicic 6: non nella versione super, ma il suo temperamento indirizza la prestazione degli attaccanti (dal 67′ Muriel 5: una conclusione che finisce fuori di poco, ma nulla di più. Prova le giocate che l’anno scorso ne hanno fatto il capocannoniere atalantino, ma la condizione non è ottimale).
Zapata 7,5: versione mix, con le classiche sportellate contro la difesa, ma anche il gol del momentaneo 1-1 e un altro paio di azioni pericolose.
Gian Piero Gasperini 6,5: non sappiamo ancora se la stagione svolti verso un rewind della scorsa, ma da tre partite è tornato il carattere che gli ha consentito di stare stabilmente in alto. L’intuizione De Roon sta portando i suoi frutti.
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Serie A
Bologna, Italiano: “Un po’ di fatica è venuta fuori. La Supercoppa è un grande orgoglio”
Il tecnico del Bologna Vincenzo Italiano ha parlato in conferenza stampa al termine della partita contro la Juventus, terminata con una sconfitta per 0-1.
Bologna, le parole di Italiano
Togliendo la parte in 10, un po’ più sporchi rispetto al solito: come mai?
“Perché di fronte avevamo una squadra forte e su questi momenti della partita si fa trovare pronta. Per me siamo stati dentro questa partita, persa per una palla inattiva. In 10 si è complicato tutto, ma fino a quel momento c’eravamo. meno qualitativi del solito, ma grandi meriti alla Juve e in questo trittico di partite un po’ di fatica è venuta fuori. La perdiamo, ci dispiace ma il nostro cammino continua con la presenza nella Supercoppa e di questo siamo orgogliosi”.
Difficoltà sui raddoppi che la Juve faceva sugli esterni e vi siete fatti sorprendere su qualche palla lunga alle spalle del difensore centrale?
“Dovevamo essere un po’ più veloci nell’andare ad isolare Cambiaghi e Orsolini. Se sei lento, ripristinano la linea a 5 e non è facile. Su queste palle in profondità si può andare anche un minimo in difficoltà, ma di solito riusciamo a leggerle bene. Heggem non è riuscito a prendere la palla e lì un po’ la partita l’abbiamo abbandonata. Bisogna fare attenzione a tutte le situazioni e tecnicamente non siamo stati puliti come in altre partite. Ci può stare, abbiamo partite su partite e l’abbiamo preparata in allenamento. Non è un alibi, ma essere sempre brillanti non è semplice e rimanere nella partita è un merito”.
La scelta di Castro in panchina e come sta Immobile?
“Castro ha fatto più di 80 minuti a Vigo in una condizione incredibile. Siamo arrivati alle 5 del mattino, i dati di quasi tutti erano in grossa difficoltà: gente affaticata, che meritava di essere riproposta vista la partita di giovedì ma se vuoi essere brillante abbiamo deciso di prepararla così. Quando qualcuno è più stanco, è normale scegliere chi è al 100%. Sconfitta che non ci ridimensiona, la Juve lotterà per i primi posti. Ciro, quando rimaniamo in 10, siamo andati in difficoltà nelle sostituzioni. Volevo affiancarlo a Santi, ma non è stato possibile e lo vedremo in altre circostanze”.

SANTIAGO CASTRO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus, Spalletti: “Cabal è un cavallo talentuoso. Gli ho rotto un po’ le scatole”
Il tecnico della Juventus Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa dopo la bella vittoria per 0-1 sul campo del Bologna, siglata dalla rete di Cabal.
Juventus, le parole di Spalletti
E’ la vittoria più bella e importante da quando allena la Juve?
“Sicuramente sì, incontravamo una squadra che ha un valore, forza ed entusiasmo. Squadra lavorata bene e costruita bene, anche in 10 ci hanno creato situazioni difficili. Aver vinto qua è ancora più merito per i miei calciatori e stasera gli va detto bravi veramente”.
Il cambio di Cabal è stata la mossa decisiva?
“Se non fai risultato e non migliori diventa difficile, ma io delle cose fatte bene in allenamento le avevo viste. Li avevo trovati energici e reattivi, c’era bisogno di una prestazione che desse tranquillità e spero che metta loro nelle condizione di ripeterla. Stasera la squadra è stata dentro la partita, andando oltre ai duelli individuali a cui ti costringe il Bologna. Cabal deve imparare talvolta a correggere la sua emozione. Ha gamba e forza, è talentuoso anche chi fa 2o volte i 100 metri a tutto fuoco e lui ha questo. Nelle partite che ha giocato fino a dora è stato troppo sporco per il valore che ha, per cui gli ho rotto un po’ le scatole”.
Openda l’ho visto molto bene?
“E’ un calciatore differente, è uno che lega il gioco: a volte mi sembra più una seconda che una prima punta. Un calciatore che probabilmente, contro squadre come il Bologna, si trova più a suo agio perché ha 60 metri di strappo fatti di potenza e velocità pura. E’ stato un po’ avvantaggiato dal tipo di partita e dal modo di giocare del Bologna”.

KENAN YILDIZ, DUSAN VLAHOVIC E LOIS OPENDA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Bologna-Juventus, Cabal finalizza uno schema da maestro di Spalletti: i bianconeri sbancano il Dall’Ara
Termina sullo 0-1 la sfida tra Bologna-Juventus. La squadra di Spalletti espugna il Dall’Ara grazie ad uno schema da calcio d’angolo eseguito alla perfezione.
La sfida per un posto in Europa la vince la Juventus. Un Bologna visibilmente provato fisicamente dal giocare ogni 3 giorni, cade di fronte ai bianconeri di Spalletti. Partita interpretata alla grande dalla squadra ospite che sfrutta al meglio un calcio d’angolo trasformato in rete da Cabal. I rossoblu escono dal campo senza punti e si preparano con una sconfitta alla grande trasferta in Supercoppa.
Bologna-Juventus, finalmente la Vecchia Signora
La partita inizia con una fase di studio tra le due squadre. Il Bologna tiene maggiormente in mano il palino del gioco, mentre la Juventus attende ordinata in attesa di poter far male.
Verso la fine della prima frazione di gioco si hanno due grandi emozioni da una parte e dell’altra: prima i bianconeri segnano con David la rete del vantaggio, annullata per un precedente fuorigioco di McKennie. Poi, i padroni di casa colpiscono una traversa con Zortea, che prende il legno da distanza ravvicinata grazie al tocco di Di Gregorio.

L’URLO DI MICHELE DI GREGORIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nella ripresa è la squadra di Spalletti che sembra essere maggiormente ispirata e al 64′ minuto trova il vantaggio. Da calcio d’angolo la Juventus mette in pratica alla perfezione uno schema preparato in allenamento, che lascia l’appena entrato Cabal nelle condizioni di poter colpire indisturbato e siglare la rete dello 0-1.
Passano pochi minuti ed arriva un’altra batosta che spezza le gambe ai rossoblu: sul rilancio di Di Gregorio, Openda sgattaiola via alla marcatura di Heggem che lo travolge da ultimo uomo al limite dell’area e si guadagna un cartellino rosso.
La gara si mette sui binari giusti per la Vecchia Signora, che riesce ad amministrare la partita e a portare in salvo il risultato fino al 90′ minuto, senza rischiare nulla.
Torna dunque alla vittoria in campionato la Juventus dopo la sconfitta con il Napoli nell’ultimo turno e può sorridere per aver ritrovato Bremer ed aver visto dei primi sprazzi di un ottimo Openda. Notizie meno buone invece arrivano per il Bologna, che perde punti contro una diretta concorrente.
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