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Mazzarri prepara il “nuovo” Cagliari da battaglia
Walter Mazzarri riparte dalla sosta. In questi quindici giorni, con i ragazzi a disposizione, sta cercando di lavorare bene
Sfrutterà al massimo questo periodo, per fare un piccolo richiamo di preparazione, e per mettere minuti nelle gambe dei calciatori. Non si può giocare per soli 50-60 minuti a partita. In questo modo si va sicuramente incontro, solo a brutte figure e non si raccolgono punti. Il tecnico toscano dalla sua squadra, vuole un pressing alto e asfissiante. Nei momenti di difficoltà, che ci sono in ogni gara, bisogna essere capaci di soffrire. Ma necessita farlo da squadra. Bisogna aiutarsi e correre l’uno per l’altro. Questo è lo spirito di squadra, che obiettivamente finora non si è mai visto. Questo è il primo passo per rialzare la testa.
Mazzarri vuole un altro Cagliari
Oltre al saper difendere, Mazzarri vuole che si attacchi bene. Quindi pochi tocchi di palla, e verticalizzazioni costanti e ficcanti. Per farlo, oltre ad una buona preparazione fisica, serve il morale elevato. Una cosa, che essendo ultimi in classifica, ovviamente deficita. Il tecnico di San Vincenzo sta lavorando parecchio sulla testa dei ragazzi. Una vittoria alla ripresa del torneo, sarebbe molto importante, per ritrovare slancio e convinzione nei propri mezzi.
Cosa può succedere
Mazzarri potrebbe ripartire da un 4-3-1-2, che fin dai tempi di Allegri e Ballardini, regalò tante soddisfazioni ai rossoblù. Sarà fondamentale innescare bene e con frequenza, le due punte: Joao Pedro e Keita Balde. Nelle poche occasioni costruite, hanno dato l’impressione di essere in grado di fare male. Serve il cambio di rotta.
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Fiorentina, Italiano può restare
Un tema attuale in casa Fiorentina è quello della panchina, ancora da definire la situazione di Vincenzo Italiano ma una sua permanenza è possibile.
Fiorentina: l’imminente arrivo in Italia di Commisso servirà a delineare anche il futuro della panchina viola
Si è parlato tanto in queste settimane di cosa succederà sulla panchina della Fiorentina in vista della prossima stagione, questo è infatti uno dei nodi principali da sciogliere per delineare le strategie future.
Se per diversi giorni Vincenzo Italiano sembrava ormai promesso sposo del Napoli come successore di Calzona, adesso la situazione nasconde nuovi risvolti e potrebbero non mancare le possibilità di permanenza in viola dell’attuale tecnico.
L’eventuale permanenza potrebbe dipendere innanzitutto dall’accesso o meno della Fiorentina alla prossima Europa League, che in termini puramente contrattuali farebbe scattare in automatico il rinnovo fino al 2025 di Italiano: ciò potrebbe avvenire anche mediante vittoria della Conference League.
Il trofeo europeo è alla portata della squadra toscana, finalista nella passata edizione e quindi non è da escludere l’avverarsi di uno scenario simile.
Altro fattore favorevole ad un’eventuale prolungamento, sarebbe l’assenza reali di offerte arrivate per il tecnico viola che al netto degli interessamenti (nulla di più, ndr) registrati da parte di Napoli, Bologna e Torino ad oggi non ha avuto contatti concreti con nessuna delle suddette società.
Probabilmente sarà necessario ancora del tempo per avere un quadro più nitido ma l’arrivo imminente in Italia del patron Commisso e il delinearsi delle situazioni sulle altre panchine, saranno fattori cruciali da qui al termine della stagione per capire il futuro di Vincenzo Italiano.
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Roma e Q8 insieme per pulire Ostia: l’iniziativa del club giallorosso
I dipendenti della Roma e di Q8 insieme a Romanatura hanno svolto un’attività di retake del litorale di Ostia. Ecco i dettagli dell’iniziativa.
La Roma, attraverso il proprio sito ufficiale, ha annunciato l’iniziativa di retake del litorale di Ostia, avviata nella giornata di ieri 29 aprile, assieme a Q8 e a Romanatura. A partecipare i dipendenti del club giallorosso, i quali hanno fatto squadra con quelli della società petrolifera, Proud Partner della AS Roma.
Roma, l’iniziativa con Q8
“Il 29 aprile si è svolta una nuova attività di retake del litorale di Ostia con il coordinamento di RomaNatura. Questa volta, i dipendenti del Club hanno fatto squadra con quelli di Q8, Proud Partner di AS Roma.
L’iniziativa congiunta ha avuto luogo nei pressi del porto turistico, su Lungomare Duca d’Aosta, coprendo l’area che va dalla Spiaggia Grigia alla Spiaggia Rossa.
Muniti di guanti, sacchi, rastrelli e pinze speciali, i volontari di AS Roma e Q8 hanno dedicato alcune ore della propria giornata di lavoro a contribuire a preservare il decoro di uno dei tratti di litorale del mare di Roma più popolari e frequentati. Una piena condivisione di valori e di impegno sociale che rafforza la collaborazione tra le due aziende e ribadisce l’inscindibile legame del Club con la sua comunità.
Questa giornata fa seguito all’attività di retake già svolta dai dipendenti dell’AS Roma nel mese di ottobre 2023 sulla Spiaggia Blu di Ostia e si aggiunge alle numerose iniziative a tutela dell’ambiente realizzate con il coordinamento dell’Ente Regionale RomaNatura, sia nel Centro Sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria che sul resto del territorio”.
🤝 I dipendenti di #ASRoma e di Q8 fanno squadra con @EnteRomaNatura per pulire il litorale di Ostia 🏖️
📋 https://t.co/knMz7d556F pic.twitter.com/Zudng5BAys
— AS Roma (@OfficialASRoma) April 30, 2024
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Buffon rivela: “Ecco tutti i no per la Juventus: Barcellona, Atalanta e Roma…”
Il capo delegazione dell’Italia di Luciano Spalletti, Gianluigi Buffon, ha parlato a La Repubblica svelando diversi retroscena di mercato.
Gianluigi Buffon ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Repubblica rivelando alcuni retroscena di mercato dei tempi di quando lui era ancora un giocatore.
Di seguito le parole della leggenda della Nazionale Italiana:
“Nel 2001, dal Parma, avevo quasi fatto con la Roma. Era questione di dettagli. Poi anche col Barcellona. Alla fine però sono andato alla Juve. Poi nel 2005 c’è stata una grandissima società straniera che mi voleva, ma non l’ho presa in considerazione. Nel 2011 stavo di nuovo andando alla Roma: mi chiamò Montali, mi piaceva e con la Juve s’era rotto qualcosa. Poi però arrivò Conte e impose la mia presenza.
Quando dal Psg sono tornato alla Juve stavo per andare al Porto. Avevo già visto i voli, la città. E altre due volte sono stato vicinissimo all’Atalanta. La seconda avevo deciso. Ma alla Juve mi conoscono come le loro tasche. Fecero una riunione: c’eravamo io, Paratici, Pirlo. Che mi disse: Gigi, cavolo, è il primo anno che alleno, sono venuto sapendo che c’eri tu… Cosa potevo rispondergli?”.
Il calcio le è mai entrato in casa? Cosa ha dovuto spiegare ai figli?
“Le scelte. Tipo Parigi, tipo tornare alla Juve, tipo accettare di fare il secondo alla Juve per due anni, tipo andare in B per il Parma. Ai miei figli ho spiegato il motivo per cui le facevo, mi auguro che per loro sia un patrimonio a cui attingere qualcosa di buono”.
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