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Tokyo 2020, Italia: sconfitta di Pirro
Netta sconfitta per il volley femminile, netta quanto inutile perché l’Italia era già qualificata e la Cina eliminata con un solo punto in tre partite.
Le ragazze del volley si arrendono alla Cina con un passivo molto pesante, 0-3, che tuttavia non compromette il passaggio del turno. Le cinesi giocano con scioltezza e conquistano il primo set 21-25. Non cambia la musica nel secondo parziale, 20-25. L’Italia appare arrugginita ma nel terzo set prova a salire in cattedra e a cambiare le sorti della partita ma la Cina è attenta, l’Italia sfiora il set ma la Cina chiude 24-26. Insomma, una brutta caduta per le ragazze di Mazzanti, che adesso se la vedranno con gli USA e sarà una vera battaglia nell’ultima partita del girone che vale il primato, dato che le americane non sfruttano lo scivolone azzurro perdendo 0-3 contro il ROC. L’Italia, che oggi con gli errori commessi ha praticamente regalato un set alle avversarie, La sfida con gli USA si svolgerà lunedì mattina alle 04:05 ora italiana.
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Atletica leggera, ottimi risultati

Lamont Marcell Jacobs (foto Facebook)
Nell’atletica leggera finisce con l’ultimo posto la finale dei 100 metri piani femminile l’avventura di Anna Bongiorni, che pure corre dando il massimo ma non basta, troppo forti le avversarie. Adesso per la Bongiorni ci sarà la staffetta, e chissà se ci regaleranno un’altra medaglia, non ci resta che sperare. Nel lancio del disco centra la finale Daisy Osakue con la misura di 63,66 metri. Nei 400 ostacoli avanzano Linda Olivieri e Yadisleis Pedroso, fuori invece la campionessa italiana Eleonora Marchiando. Nei 100 ostacoli avanza Luminosa Bogliolo, fuori invece Elena Maria di Lazzaro. Elena Bellò non riesce a superare la batteria degli 800 metri. Tra gli uomini, subito fuori nel salto con l’asta Claudio Stecchi che, per tre volte, manca per tre volte la misura di 5,30 metri. Filippo Randazzo nel salto in lungo conquista la finale con la sesta misura pari a 8,10 metri. Nei 100 metri piani record italiano di Lamont Marcel Jacobs che chiude con 9″94. Grandissimo risultato, occhi puntati sulla finale. 10″10 il tempo di Filippo Tortu. Domenica pomeriggio alle 14:50 ora italiana avremo quindi due fulmini in pista con buone possibilità di medaglia. Forza azzurri, veloci come il vento!
Notizie
Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
Notizie
Juventus, blitz a Napoli: arrivo domenica mattina e mini-sosta prima del match. La decisione di Spalletti
Juventus, blitz a Napoli: la squadra arriverà solo domenica mattina per la sfida contro il Napoli, evitando tensioni e minimizzando lo stress dei giocatori.
La Juventus non dormirà a Napoli: lo ha comunicato Sky Sport nella giornata di ieri. Luciano Spalletti ha deciso di modificare l’itinerario della squadra, originariamente prevista per arrivare nel capoluogo campano sabato. Il nuovo programma prevede l’arrivo dei bianconeri in città solo domenica mattina, così da evitare eventuali tensioni con i tifosi partenopei.
La squadra rimarrà in hotel solo per poche ore, prima della consueta riunione tecnica del pomeriggio, e poi si recherà direttamente allo Stadio Diego Armando Maradona. Dopo la partita, i giocatori faranno immediato ritorno a Torino.
La strategia di Spalletti è chiara: ridurre al minimo lo stress dei calciatori in una trasferta storicamente complicata per la Juventus, caratterizzata da un clima ostile. Un vero e proprio blitz “mordi e fuggi” in terra partenopea.
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