Champions League
Tokyo 2020, male l’Italia, più ombre che luci
Seconda giornate di gare, troppe ombre sull’Italia
Nel trampolino sincronizzato femminile solo settimo posto per Pellacani e Bertocchi, oro alle solite, manco a dirlo, cinesi.
Nella scherma solo quarto posto per Andrea Santarelli e Alice Volpi. L’azzurra, dopo aver battuto 15-7 la connazionale Arianna Errigo, che aveva tentato un inutile rimonta, si è dovuta arrendere alla russa Deriglazova 10-15 e poi, rimontata è stata sconfitta da un’altra russa, la Korobeynikova 14-15. Santarelli ha superato il giapponese Yamada 15-13 ma è stato battuto prima da Siklosi 10-15 e poi dall’ucraino Reizlin 12-15.
Nel nuoto ottavo piazzamento globale per Margherita Panziera nei 100 dorso. Nei 100 rana quinto posto per Martina Carraro, mentre è stata squalificata la tarantina Benedetta Pilato per una gambata irregolare. Ottava nei 400 misti Ilaria Cusinato. Stefano Ballo, settimo tempo, e Stefano Di Cola, sedicesimo e ultimo tempo, vanno in semifinale nei 200 stile libero. Nei 100 dorso ottimo secondo tempo per Thomas Ceccon, fuori invece Simone Sabbioni. Qualificazione con record italiano per la staffetta 400 stile libero. Miressi, Condorelli, Zazzeri e Frigo si qualificano quindi per la finale nella prossima notte italiana.
Nel surf avanza Fioravanti, che accede agli ottavi di finale.
Nel beach volley femminile Menegatti e Orsi Toth sono state battute 0-2 dal duo russo Kholomina e Makrozugova. Avanzano invece nel maschile Lupo e Nicolai, superando i tedeschi Thole e Wickler. Carambula e Rossi, opposti agli americani Gibb e Bourne, perdono 0-2
Nel tennis avanza Camila Giorgi, 2-0 alla statunitense Brady, fuori Jasmine Paolini, battuta 0-2 dalla ceca Kvitova.
Nel sollevamento pesi, solo sesto posto Davide Ruiu nella categoria 61 kg.
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Softball, ancora una sconfitta per l’Italia
Ancora una sconfitta per Greta Cecchetti e compagne, che erano partite con l’obbiettivo dichiarato della medaglia di bronzo ma chiuderanno al massimo quinte, se dovessero riuscire a battere il Canada. Oggi con il Messico le nostre hanno subito un pesante 5-0, buona la prova di Alexia Lacatena ma non basta, ancora una lezione e tra l’altro, per la prima volta, giocando male. Delusione quindi, adesso si cerca una vittoria simbolica che salvi l’onore. Coraggio azzurre, non mollate.
Champions League
Se l’Atalanta arriva quarta niente sesta squadra in Champions: con o senza Dublino
L’Atalanta di Gasperini ha quasi conquistato la qualificazione alla prossima Champions, ed ha in mano anche l’accesso per la sesta in classifica.
L’Atalanta di Gasperini ha in mano la qualificazione in Champions League… e non solo la sua. La formazione orobica, che ha vinto lo scontro diretto contro la Roma, ha conquistato quasi matematicamente l’accesso alla prossima massima competizione continentale e avrà anche nelle mani la possibile qualificazione di una sesta squadra italiana.
L’Italia, grazie al Ranking UEFA annuale, ha conquistato il diritto di avere ben cinque formazioni presenti alla prossima edizione della Champions. Inter, Milan, Juventus e Bologna hanno già staccato il pass e l’Atalanta, a meno di scivoloni nelle ultime due, dovrebbe prendersi l’ultimo posto. Gli orobici, d’altro canto, hanno anche la possibilità di qualificarsi alla Coppa delle grandi orecchie grazie alla finale di Europa League.
Dovesse Gasperini alzare la coppa e concludere il campionato al quinto posto regalerebbe la qualificazione anche alla sesta classificata, una tra Roma e Lazio. In caso però dovesse arrivare sopra in classifica, la situazione cambierebbe.
Dovesse chiudere in terza o quarta posizione, anche in caso di vittoria a Dublino, il sesto posto non porterebbe più in Champions.
L’Atalanta ha perciò in mano sia la sua qualificazione sia quella della sesta in classifica.
Champions League
Champions League, le partite più preziose di sempre
La Champions League ha un record incredibile
La massima competizione europea è stata il palcoscenico di tre delle cinque partite più preziose di sempre. Le altre due, inutile dirlo, appartengono alla Premier League. I valori sono stati estrapolati dal portale Transfertmarkt e si riferiscono ai soli giocatori scesi in campo durante i match. Al quinto posto si trova l’ottavo di andata del 2020 tra l’Atletico Madrid (825 milioni) ed il Liverpool (960 milioni) dove la compagine iberica vinse di misura grazie alla rete di Saul Niguez. La partita valeva 1.47 miliardi di euro. A ridosso del podio Liverpool (825 milioni) contro Manchester City (705.5 milioni) del 2019 valida per la Premier League. In quell’occasione i Reds hanno vinto per 3 a 1 ai danni dei citizens.
Terzo posto per un’altra gara del campionato inglese: il pareggio a reti bianche tra il Manchester City e l’Arsenal di marzo 2024 per un valore complessivo di 1.58 miliardi, lo stesso valore di Manchester City – Real Madrid di quest’anno dove i Blancos si imposero ai calci di rigore. La gara più preziosa di sempre è l’andata dei quarti di finale, sempre dell’anno corrente, con 1.63 miliardi di valore economico. Numeri impressionanti che certificano il buon lavoro svolto dalla UEFA e dalla federazione inglese. Per fare un paragone con la Serie A, la partita più preziosa di sempre è il derby d’Italia tra Juventus e Inter del 2021 con un valore complessivo di 924.50 milioni di euro; i bianconeri vinsero per 3 a 2.
Champions League
Paradosso Dortmund: se perde la Champions incasserà più soldi
Il Borussia Dortmund, dopo 11 anni dopo l’ultima volta, tornerà a giocare la finale di Champions. In caso di sconfitta incasserà più soldi grazie a Bellingham.
Il Borussia Dortmund il 1 giugno tornerà a giocarsi la possibilità di alzare la Coppa dalla Grandi Orecchie dopo ben 11 anni (2013) dove dovette arrendersi agli acerrimi rivali del Bayern Monaco. Adesso davanti ai gialloneri ci sarà il Real Madrid, che ha battuto in extremis proprio i bavaresi in semifinale.
Comunque vada la finale di Wembley, per la società della regione della Ruhr sarà un successo. Infatti, come riportato dalla Blind, il Dortmund si trova in un complesso paradosso. In caso di vittoria la formazione di Terciz, oltre ad alzare la coppa, riceverebbe un bel gruzzolo: circa 20 milioni di euro, quelli che spettano ai vincitori.
In caso di sconfitta però i gialloneri incasserebbero di più. Se il Real Madrid dovesse trionfare, dovrà versare al club tedesco 25 milioni concordati al momento dell’acquisto di Jude Bellingham. A questi si aggiungerebbe la somma di 15 milioni assegnati dalla UEFA alla squadra perdente.
Una situazione strana, che comunque non impedirà al Dortmund di giocarsela a viso aperto contro i Blancos.
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