Calciomercato
Calciomercato Milan: Maldini, Giunti, Pioli e il modulo camaleontico
MALDINI, PIOLI, GIUNTI E….LA TATTICA
Circa trenta anni fa, un certo Arrigo Sacchi, ha elevato modulo e schemi, al di sopra del singolo giocatore. Preconizzando la valorizzazione del singolo, all’interno di uno spartito tattico, di un gioco corale di squadre, dove tutti si muovono seguendo determinate sintonie.
Una corrente di pensiero, si è sempre contrapposta a questa visione che ha cambiato il calcio nei fatti, sostenendo che se non hai giocatori validi, non vai da nessuna parte, in barba a moduli e schemi. Quale è la teoria più giusta? Probabilmente ognuna ha la sua veridicità. Spesso, mi sono chiesto se Arrigo Sacchi, senza la difesa composta da Tassotti, Baresi, Costacurta e Maldini, senza il trio olandese Gullit-Van Basten-Rijkaard , poteva aprire un’epoca. Poi, però penso a quel Parma che venne a S.Siro a imporre il suo gioco, facendo innamorare Silvio Berlusconi.
Quindi, possiamo anche dire che entrambi, moduli tattici e giocatori, hanno la stessa importanza, quasi alla pari.
Il Milan di Stefano Pioli, fin dal principio ha puntato su un solido 4-2-3-1. Il modulo tattico della rinascita rossonera. Che ha valorizzato i singoli, all’interno della squadra, rilanciando alcuni elementi prigionieri delle scelte di Marco Giampaolo. A conferma di quanto detto prima.
Metti una sera a cena, in Versilia, attorno a un tavolo con Paolo Maldini, Riccardo Massara, Stefano Pioli e il figlio, il vice Murelli, Federico Giunti e Daniele Massaro con signora. Argomento preferito a tavola: il Milan del futuro. Metti che Paolo Maldini chiede lumi a Pioli sulla necessità di trovare due centrocampisti alternativi a Kessie e Bennacer, impegnati nella prossima Coppa d’Africa, metti che Riccardo Massara fa notare il troppo discorso dispendio energetico degli esterni, citando le copiose sostituzioni, soprattutto di Saelemaekers.
Metti che Federico Giunti, alzi la mano e proponga all’attuale tecnico rossonero di variare i moduli. Metti che Maldini si metta a raccontare il Milan di Zaccheroni con quel 3-5-2 scudettato. Che Pioli rammenti i suoi trascorsi nel Bologna, Fiorentina e nella Lazio, dove la varietà di moduli, gli consentì di fare buoni risultati. Ed ecco che esce l’idea di un Milan con vari moduli: 4-2-3-1, 4-3-3, 3-5-2.
Ed ecco che cambiano le strategie di mercato.
Ecco che si pensa di trattenere Pobega. Di fare mercato con Hauge e Leao, per avere elementi più duttili e di rendimento. Ecco perché si valuta di avere cinque centrali difensivi in rosa. Ecco perché al di là di Ibrahimovic, sale l’idea di un doppio centravanti. Ecco perché si ragiona su una rosa di 24 elementi intercambiabili. Il tutto con un mantra: il possesso palla. Un solo obiettivo: giocare nella metà campo avversaria.
Ecco quindi la politica dei giovani, più che mai. Con questi presupposti, è più facile comprendere la linea di mercato dirigenziale. Linea dirigenziale che ha chiesto, fra l’altro al duo Pioli-Murelli di fare più affidamento su Daniele Bonera, visto da tutti, come un possibile prospetto di allenatore del futuro, fatto in casa. Per la sua competenza e per quel “psique-du role”, che ne fa un personaggio molto rispettato da società, staff tecnico e giocatori soprattutto. Non è un mistero il grande rapporto fra Ibrahimovic e Bonera.
Vedremo un Milan camaleonte, come del resto impone l’evoluzione del calcio moderno e l’andamento delle singole partite. Un Milan che cercherà di coniugare bel gioco a risultati. Con un nuovo capitano in campo: Simon Kjaer.
Calciomercato
Roma: Gudmundsson l’alternativa a Zirkzee
Il DS della Roma Massara continua a trattare con lo United per l’olandese, ma le cifre richieste sono alte: in caso negativo il trequartista della Fiorentina è un altro obiettivo.
La Roma continua la ricerca dell’attaccante. A poco più due settimane dall’inizio del calciomercato il DS dei giallorossi Frederic Massara continua a lavorare per regalare un attaccante a Gasperini.
Massara vuole Zirkzee, ma la trattativa non è semplice

IL DIRETTORE SPORTIVO DELLA ROMA FREDERIC MASSARA GUARDA AVANTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nelle ultime ore il direttore sportivo è volato a Londra per trattare Joshua Zirkzee con il Manchester United. La Roma vorrebbe portare l’olandese a Trigoria con la formula del prestito con obbligo di riscatto condizionato al raggiungimento di obiettivi (la qualificazione alla prossima Champions League). I Red Devils però sparano alto sulle cifre: stando a quanto riportato da Daniele Aloisi su Il Messaggero, la richiesta sarebbe non inferiore ai 50 milioni di euro.
Una cifra troppo alta per la dirigenza giallorossa, che vorrebbe non andare oltre ai 40 milioni. Proprio per questo motivo Massara starebbe lavorando sotto traccia per un piano B in caso non riuscisse ad arrivare all’attaccante ex Bologna. L’alternativa sarebbe Albert Gudmundsson.
Stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport ci sarebbe un ritorno di fiamma dalla Roma per l’attaccante islandese. La classifica della Fiorentina è sempre più preoccupante, ed i giallorossi puntano a questo per provare a strapparlo in prestito ai viola. Già la scorsa estate Massara aveva provato a fare un tentativo per l’ex Genoa, ma a gennaio potrebbero esserci dei nuovi contatti.
Calciomercato
Ultim’ora Fiorentina: squadra in ritiro indefinito per punizione
La Fiorentina ha deciso per un ritiro punitivo a tempo indeterminato, segnando una svolta drastica nei confronti dei giocatori.
Ritiro punitivo: una mossa strategica per la Fiorentina?
La Fiorentina ha scelto di adottare una linea dura, imponendo un ritiro punitivo ai propri giocatori. Questa decisione, presa fino a data da destinarsi, riflette la volontà del club di punire e motivare la squadra a migliorare le prestazioni. L’obiettivo del ritiro è di rafforzare l’unità del gruppo e stimolare una reazione positiva sul campo. La decisione arriva in un momento critico della stagione, con la squadra che fatica a trovare continuità nei risultati.
La reazione dei tifosi e le prospettive future
La scelta del ritiro punitivo ha suscitato reazioni contrastanti tra i tifosi. Alcuni vedono questa mossa come necessaria per scuotere la squadra, mentre altri temono che possa generare tensioni interne. Il club spera che questa misura possa portare a risultati concreti, restituendo competitività alla squadra e riguadagnando la fiducia dei supporter. Resta da vedere se questa strategia porterà i frutti sperati nel lungo termine.
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Fonte: l’account X di Schira
#Fiorentina in ritiro punitivo fino a data da destinarsi. Linea dura del club contro i giocatori
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 14, 2025
Calciomercato
Elkann conferma: “La Juventus non è in vendita”
John Elkann ribadisce con fermezza: “La Juventus, la nostra storia e i nostri valori non sono in vendita”
Le Dichiarazioni di John Elkann: Un Segnale Forte per il Futuro della Juventus
In un momento in cui le speculazioni sul futuro della Juventus si intensificano, John Elkann ha deciso di chiarire la posizione del club torinese. Il messaggio è chiaro e deciso: la Juventus non è sul mercato. Attraverso un annuncio ufficiale, Elkann ha sottolineato l’importanza dei valori e della storia del club, evidenziando come questi elementi siano saldamente radicati e non disponibili per la vendita.
Queste parole arrivano in un periodo cruciale per la squadra, che sta affrontando sfide sia sul campo che a livello dirigenziale. L’affermazione di Elkann non solo rassicura i tifosi ma invia anche un messaggio ai potenziali investitori, sottolineando l’intenzione di mantenere la Juventus sotto il controllo attuale.
Implicazioni per il Calciomercato e la Stabilità del Club
La dichiarazione di Elkann può avere ripercussioni significative sul calciomercato. Con il club che conferma la sua intenzione di non cedere la proprietà, è probabile che le risorse interne vengano utilizzate per rafforzare la squadra senza ricorrere a vendite o acquisti affrettati. Questo approccio potrebbe garantire una maggiore stabilità e continuità, elementi essenziali per il successo a lungo termine.
La posizione ferma del club potrebbe anche influenzare le trattative in corso, fornendo un chiaro indirizzo su come la Juventus intende affrontare le sfide future. L’accento sui valori e sulla storia sottolinea l’impegno della dirigenza nel preservare l’identità del club, un aspetto fondamentale per i tifosi e per il calcio italiano in generale.
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Fonte: l’account X di Schira
John #Elkann confirms: “#Juventus, our history and our values are not for sale”. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 13, 2025
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