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Fiorentina-Napoli, sfida tra bomber: Osimhen vs Vlahovic
Fiorentina – Napoli lunch match di domani mette a confronto i due giovani virgulti del gol in Serie A .
Non solo la lotta per la qualificazione Champions del lanciato Napoli di Gattuso, non solo l’arrivederci a Firenze della squadra viola tra salvezza già conquistata ed eccessi del presidente Commisso, la partita di pranzo della penultima di campionato propone un’interessante sfida nella sfida tra Dusan Vlahovic e Victor Osimhen i due giovani bomber , che pure con situazioni diverse tra loro, si stanno imponendo all’attenzione del grande calcio in questo campionato di Serie A.
Indice
I gol
Victor ha segnato sette gol nelle ultime nove partite riscattando una prima parte di stagione non certo felice tra assenze e prove poco convincenti, un periodo che aveva fatto venire i brividi al vulcanico presidente Aurelio De Laurentis ripensando alla cifra investita per assicurarsi la punta nigeriana.
Dusan di gol ne ha fatti addirittura dodici nelle ultime dieci partite, che hanno fatto lievitare la sua quotazione di mercato e che lo hanno reso ancor più oggetto del desiderio di molti club tra cui spicca il Milan di Pioli che, come riportato da Mauro Vigna su Calcio Style, pare particolarmente interessato ad acquisire le sue prestazioni sportive.
Il confronto
Veloce e potente, Victor Osimhen ha mostrato di essere dotato anche di buona tecnica e di una notevole elevazione per i colpi di testa. Nel 4-2-3-1 del Napoli di Gattuso è molto ben supportato ed assistito da Zielinski alle sue spalle e da due esterni rapidi ed efficaci nel “uno contro uno” come Lozano ( O Politano ) a destra e capitan Insigne a sinistra. l’ex Lille, paragonato spesso per caratteristiche a Didier Drogba, ha messo a segno nel suo primo anno italiano 10 gol e 2 assist in 22 presenze totali.
Alto 190 centimetri e molto forte fisicamente, Dusan Vlahovic fa della forza fisica uno dei suoi punti di forza, bravo nel difendere la palla sa destreggiarsi bene con le spalle alla porta ma è efficace anche nelle ripartenze dove esprime la sua forte progressione se i malaugurati avversari gliene lasciano gli spazi. Nel 3-5-2 di Iachini non può certo contare sulla qualità del centrocampo e della trequarti del Napoli come Osimhen ma ha potuto avvalersi del contributo tecnico e di esperienza e degli insegnamenti di una stella del calcio europeo come Franck Ribery. Considerata la sua giovane età, colpisce la freddezza sotto porta e il senso del gol che mette in mostra. 21 gol e 2 assist il suo bottino nelle 35 presenze registrate fino ad oggi nel campionato in corso.
Rapporto costo/benefici
Una differenza marcata tra i due giovani bomber ? Come giustamente fa notare il portale Firenzeviola.it, Victor Osimhen è costato ad A.D.L. circa 80 milioni tra cash e bonus mentre Dusan Vlahovic poco più di due milioni alla Viola ed almeno su questo raffronto l’agitato presidente Commisso avrà motivo di trovare un po di calma.
Chi vincerà la sfida del gol giovane ed emergente ? La parola al campo, domani ore 12,30 Stadio Artemio Franchi Firenze : Fiorentina – Napoli.
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Milan, Cardinale stai attento: così giochi col fuoro | L’editoriale di Mauro Vigna
Milan, con questo mio editoriale vogliono prendere la voce di ogni singolo tifoso e portarlo idealmente al quarto piano di Via Aldo Rossi. La situazione non è di certo facile e la pentola potrebbe scoperchiarsi nel giro di poco tempo.
Dovessi iniziare una lettera rivolta alla presidenza rossonera esordirei col dire:” Cardinale, stai attento“.
Sì, perché probabilmente qualcosa all’interno dell’AC Milan, della sua storia e della sua tifoseria deve essersela persa per strada. Ok, la gaffe sulle Champions League vinte, peccati di inesperienza, ma i tempi dell’improvvisazione sono finiti.
I tifosi pretendono chiarezza, un progetto serio e ambizioso e una linea comune. Il casting sull’allenatore, a fine aprile, è una cosa che non si può vedere se ci si chiama AC Milan. Dirigenza spaccata sul nome, un mercato da iniziare e per il quale si è già in ritardo, insomma…lasciatemo dire, un gran casino.
Ma questo è niente rispetto a quello che realmente potrebbe accadere. Dell’insurrezione popolare dei tifosi di sabato fino a quella che potrebbe scatenarsi tra i giocatori. Perché gente come Maignan, Tomori, Leao, Theo Hernandez pretendono – per restare – un progetto serio e difficilmente rimarrebbero tranquilli, o tranquillizzati, da un Lopeteguei qualsiasi. Ogni riferimento non è volutamente casuale. Nemmeno Fonseca lascerebbe la piazza tranquilla.
Dal nome dell’allenatore che si andrà a scegliere si capiranno le reali intenzioni di questa proprietà. Antonio Conte a parte, soltanto uno tra Thiago Motta, Sarri o De Zerbi lascerebbe la piazza tranquilla. E per tranquilla intendo anche il numero degli abbonamenti che verranno sottoscritti la prossima stagione. Perché di questo si parla, di minori introiti nelle casse rossonere se la piazza si raffredda. E minore coinvolgimento degli stessi giocatori i quali potrebbero decidere di virare su altre piazze, anche in considerazione del fatto che gli stipendi al Milan non sono propriamente di quelli faraonici.
Tutto ciò premesso, capirete benissimo come sia fondamentale la scelta dell’allenatore e in quali seri rischi possano incorrere Cardinale & Co. Già perdonare la cacciata di Paolo Maldini non è stata facile da digerire per i tifosi, e di fatto non è stata digerita. Ripetersi la stagione successiva con un Lopetegui qualsiasi…beh, errare è umano, perseverare diabolico.
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Stadio Roma, un intoppo rischia di bloccare i lavori
Il progetto dello Stadio della Roma va a rilento: ora un nuovo evento potrebbe rallentare i lavori per la costruzione del nuovo impianto in zona Pietralata.
È accaduto anche durante la costruzione delle linee metro nella Capitale: basta un ritrovamento per bloccare tutto. Lo stesso potrebbe accadere per lo Stadio della Roma, poiché nell’area di Pietralata sarebbe stato rivenuto un manufatto archeologico: un fatto che potrebbe rallentare i lavori per la costruzione.
Radio Roma Sound FM90 ha riportato che la Soprintendenza Speciale ha fissato un sopralluogo insieme all’archeologo incaricato dalla Roma. Ecco che cosa è riportato nel comunicato stampa:
“Nel comunicare che, dalle prime ricerche effettuate, non sembrerebbero risultare agli atti della Scrivente notizie in merito ad una precedente scoperta del manufatto – prossimo comunque al castellum aquae e alla cisterna di età romana individuati nelle indagini SDO degli anni ’90 del secolo scorso (webgis SSABAP www.archeositarproject.it, codice PA 14847 e 14580, codice OI 4011) – e che pertanto si ravvisa la necessità di effettuare un sopralluogo sul posto insieme all’archeologo incaricato per le attività archeologiche dalla AS Roma in data da concordare.
Si invita Codesta Amministrazione/Codesta Società a provvedere con urgenza alla messa in sicurezza dell’area interessata dalle evidenze, presso le quali – come indicato nella segnalazione del Comitato Popolare Monti di Pietralata – sarebbero “posizionate da ignoti delle reti posticce per impedire di caderci all’interno”.
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Milan, Furlani si piega ma non si spezza: la fiducia (condizionata) di Gerry Cardinale
Milan, andiamo ad analizzare qui di seguito alcune voci pervenute direttamente dai salotti del quarto piano di Via Aldo Rossi. La posizione di Giorgio Furlani non è ad oggi in discussione, ma…
La posizione di Giorgio Furlani all’interno dell’AC Milan è di certo ridimensionata. Nel momento in cui si chiuderà la stagione, verrà tirata una riga e inevitabilmente verranno fatte attente riflessioni, sarà impossibile non evidenziare le evidenti responsabilità dell’Amministratore Delegato, unite anche ai meriti ci mancherebbe, dell’attuale gestione.
La stagione, nonostante un secondo posto in campionato, non è certamente da ricordare. Eliminati dalla Champions League e dalla Coppa Italia, surclassati da ormai diverso tempo dall’Inter e con un allenatore che, col senno di poi, andava cambiato la scorsa stagione, quando – lo ricordiamo tutti – si pensò invece di cambiare il duo Maldini/Massara. Scelte forti, coraggiose, ma che giustamente devono essere analizzate e affrontate. Con le giuste conseguenze.
Siamo ragionevolmente certi, e queste sono le informazioni ricevute di recente, che Furlani verrà confermato, ma la fiducia non sarà incondizionata. Gerry Cardinale ha profonda stima per il dirigente, tuttavia la sua permanenza sarà apunto condizionata dai risultati e la scelta dell’allenatore sarà il primo aspetto. Riteniamo che il nuovo tecnico rossonero alla fine verrà scelto trai nomi della cordata Furlani/Moncada e quindi tendiamo a mettere in secondo piano Antonio Conte voluto invece da Zlatan Ibrahimovic e da gran parte dei tifosi.
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