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Sconfitta della Juventus, cosa ci insegna
Nell’andata degli ottavi di Champions League la Juve ha ancora una volta ha dato una prestazione insoddisfacente. Al primo minuto di ogni tempo abbiamo visto segnare Mehdi Taremi e Moussa Marega per il Porto e un deciso Federico Chiesa ha segnato un gol cruciale in trasferta per i bianconeri. Cossa abbiamo capito e imparato dalla sconfitta di mercoledì?
Una delle lezioni è di certo l’importanza di Bonucci per lo stile di gioco di Pirlo. Bonucci è ben lontano dall’essere il giocatore più popolare tra i tifosi, ma è stato da sempre uno dei preferiti dai tattici in carica. I siti di scommesse online hanno visto un incremento di scommesse che non favoreggiavano la Juve e forse la ragione per questo sta proprio nel rapporto dei giocatori che influenzano profondamente uno l’altro.
Per supportare in pieno Chiellini e De Ligt nella formazione dalle spalle in assenza di Leo, Rodrigo Bentancur è caduto nel suo compito e il risultato si è rivelato disastroso, quando l’uruguaiano ha praticamente regalato un gol nel primo minuto al Porto.
Pensiamo che se Bonucci fosse stato presente, Bentancur con i suoi interventi non sarebbe necessario in questo reparto. Insomma, la ripresas della Juventus nel gennaio e inizi febbraio è avvenuta in un momento in cui Giorgio Chiellini stava godendo di una rara serie di partite veramente ottime.
Però, come alcuni stavano aspettando che accadesse, il capitano sfortunatamente si è dovuto fermare ancora una volta, con quello che sembra essere un altro infortunio. Cosa aspetta il capitano? Sicuramente a 36 anni è difficile che può sperare ad un altro lungo periodo senza essere afflitto da infortuni muscolari.
Kulusevski soffre nel ruolo di attaccante d’emergenza. Viene tirato fuori dal suo ruolo naturale e non si poteva aspettare che Dejan brillasse. Nonostante possa essere utile in questo ruolo in alcune occasioni (contro piede fuori casa), ha sofferto soprattutto in attacco.
Forse Pirlo sperava di giocare in contropiede fuori casa, ma solo fino al momento che Porto segna e il piano va a frantumi. Comunque, il giovane con il suo talento sono sprecati in questo ruolo, poiché spesso perde i duelli fisici contro i difensori centrali più grandi e duri. Analizzare la partita dopo ci porta alle conclusioni che aiuteranno la Juve a organizzarsi meglio e sfruttare i vantaggi che portano giocatori giovani in pieno, non spuntandoli con i ruoli non adatti.
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Maignan nella top 5 dei francesi all’estero: escluso Thuram
Diramate le nomination della Trophées UNFP. Ovvero il riconoscimento che, tra le altre cose, premia i migliori giocatori francesi all’estero: c’è Maignan.
Nomi illustri nella top 5, tra cui Maignan. Sorprende l’esclusione di Marcus Thuram e non solo
Come ogni anno in Francia vanno in scena le premiazioni per la Trophées UNFP, che oltre a premiare i migliori giocatori delle divisioni francesi ha una categoria riservata anche ai giocatori francesi che giocano all’estero.
Nelle nomination, come candidati a ricevere questo riconoscimento, c’è Mike Maignan. Il portiere del Milan non è stato certo protagonista della sua miglior stagione in carriera, ma rientra comunque nella lista dei migliori 5.
Discorso inverso per Marcus Thuram, che alla sua prima stagione in Italia con la maglia dell’Inter ha avuto un grande impatto sul nostro campionato e si è reso parte integrante del trionfo scudetto. Tuttavia, non potrà comunque ambire alla vittoria di questo premio in quanto escluso dalla top 5.
Gli altri esclusi di lusso sono Theo Hernandez, Benjamin Pavard e Olivier Giroud, mentre a concorrere col portiere rossonero per la vittoria finale ci sono Antoine Griezmann (Atletico Madrid), Aurelien Tchouameni (Real Madrid), Eduardo Camavinga (Real Madrid) e William Saliba (Arsenal).
Media
Juventus: maglie Home e Third 2024/2025
Ecco le proiezioni di quelle che dovrebbero essere le maglie Home e Third della Juventus per la stagione 2024/2025.
Home solo Bianco e Nero
Siamo quasi in dirittura d’arrivo della stagione della Juventus e la curiosità si spinge alle proiezioni delle nuove maglie degli Home e Third kit per la stagione 2024/2025. Di seguito riportiamo quelle che sembrano essere le proiezioni ufficiali delle maglie che i bianconeri utilizzeranno il prossimo anno.
La prima maglia, la Home, sembrerebbe un bel ritorno al passato del brand Juventus per la stagione 2024/25. Adidas punta al classico bianco e nero senza altri colori sulla divisa. Le strisce verticali saranno 5 delle quali 3 bianche e 2 nere. Sulle parti nere spiccano lo stemma della Juventus e quello del marchio tedesco.
Il retro è per la maggior parte bianco, con un leggero pattern tono su tono presente su tutta la maglia.
Bisognerà vedere se il colletto nero sarà presente anche nella versione Authentic, in effetti le immagini riguardano la versione Aeroready
Third kit con novità
Ci sono anche le anticipazioni sulla terza maglia della Juventus che presenta novità rispetto al classico colore sociale bianco e nero. La maglia avrà un colore diverso e sarà un antracite (simile al blu).
Il logo del club sarà diverso e sarà la zebra vibrante stilizzata stile anni ’80.
Sulla maglia è formata una trama ad elica con lo stemma della Juventus che si va’ ad intrecciare, così formando delle file in verticale sulla maglia.
Viene risaltata tutta la geometria dalla tonalità di grigio più chiaro rispetto al colore della maglia, questa è presente anche sulle famose strisce Adidas e sul colletto. Lo stemma Juventus e quello di Adidas invece saranno di color giallo/ocra, così come la scritta “Juventus” posizionata sulla retro del colletto.
Con questi nuovi design, la Juventus si prepara a portare avanti la sua tradizione di eleganza e innovazione nel mondo del calcio, mantenendo sempre viva l’essenza del suo storico brand.
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Milan, Theo Hernandez incedibile: si lavora al nuovo contratto | I dettagli
Milan, lavori in corso per il rinnovo del contratto del forte esterno sinistro. Andiamo a vedere i passi della dirigenza qui di seguito.
Il Milan considera incedibile Theo Hernandez. Si lavora in tal senso per potergli assicurare il miglior contratto, fatti salvi i paletti di sostenibilità imposti dalla proprietà Redbird.
Il francese sta bene a Milano, tuttavia il contratto in scadenza al 30 giugno 2026 va certamente rivisto per non rischiare di avere “scarsa presa contrattuale” nei prossimi periodi.
Attualmente Theo Hernandez percepisce 4,5 milioni di euro e la proposta sul piatto è un rinnovo fino al 30 giugno 2029 sulla base di un ingaggio intorno ai 7 milioni.
Ad oggi la dirigenza rossonera ha assolutamente ribadito all’entourage del giocatore la volontà di non volerlo cedere, a meno che ovviamente non arrivi una proposta superiore ai 100 milioni di euro la quale, quantomeno, verrebbe presa in considerazione.
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