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I cento passi di Eriksen: un’altra occasione per il danese
Dall’apparenza romanzesco, frutto magari dell’invenzione di uno scrittore o di una scrittrice con doti di fantasia particolari. Questo potrebbe essere il sunto del percorso che Eriksen, trequartista ex Totthenam, sta affrontando.
L’eterna seconda scelta
Quello che ha portato Eriksen a Milano era non solo l’obiettivo talento di cui giova il danese, e nemmeno unicamente il bisogno di Antonio Conte di un giocatore così dinamico e talentuoso, ma era anche e soprattutto una questione di denaro. Giunto tutt’altro che in punta di piedi, l’ex Spurs è costato molto meno di quello che in realtà aveva sempre dimostrato di valere, nonostante la cifra risulti comunque piuttosto esosa. Inizio davvero poco incoraggiante il suo, Conte lo relega ad una serie di panchine umilianti e spesso deleterie non solo per la qualità oggettiva del giocatore, ma anche e principalmente per uno status psicologico che lo teneva distante perfino dai stessi compagni, con cui ha difficoltà a comunicare, se non in inglese.
L’eroe del derby
Ma come nelle migliori storie, il protagonista ha la possibilità di redimersi e di, finalmente, dimostrare le sue più evidenti peculiarità, ora figlie dell’ombra. Si giunge, ancora con dei forti dissapori, al derby della Madonnina in Coppa Italia, partita colma di emozioni, tensioni e aspettative. La partita sembra andare per le lunghe, e nonostante la superiorità numerica i nerazzurri proprio non riescono a buttare dentro quel pallone, e portarsi definitivamente in vantaggio, sul 2 a 1. Tutto procede con tentativi più o meno validi, finchè il nostro “eroe” norreno entra in campo. Migliora la manovra, migliora la fluidità e la rapidità con cui si giunge dinanzi alla porta di Donnarumma, ma del gol neanche l’ombra. Finchè non è il destino a bussare alla porta del nazionale danese. Fallo discutibile di Meite ai danni di Lautaro, dal limite dell’area,
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Roma, sette anni fa l’addio di Totti al calcio giocato
La Roma oggi ricorda un momento cruciale della sua storia recente: la partita nella quale Francesco Totti ha detto addio al calcio giocato omaggiando i tifosi.
Sono passati 7 anni da quella che è e ha tutta l’aria di essere stata un’altra era: quella di Francesco Totti campione della Roma.
Roma, 28 maggio 2017: una giornata memorabile
Proprio il 28 maggio del 2017, infatti, l’ex capitano giallorosso, in occasione di una partita Roma-Genoa finita 3-2, annunciava ad uno Stadio Olimpico gremito di tifosi il suo addio al calcio giocato.
Con lui, allora, anche l’ex moglie Ilary Blasi e i figli Christian e Chanel.
In quella partita, Totti era entrato al 54′ per sostituire Salah, e non aveva realizzato alcun gol. In rete, invece, ci era finito al 74′ il suo amico Daniele De Rossi.
Malgrado il digiuno di gol nell’ultimo atto della sua carriera di giocatore, il 28 maggio resterà certamente una delle giornate più emozionanti della vita dell’attaccante.
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Napoli, per il futuro occhi puntati su un esterno del Lecce
Il campionato del Napoli si è appena concluso e, in attesa del nuovo allenatore, il ds Manna ha già avviato i contatti per un giovane del Lecce.
Ieri il Napoli ha visto svanire le ultime speranze di Europa con il pareggio contro il Lecce.
Gli sforzi della squadra di Calzona non sono stati sufficienti per superare la resistenza di Falcone e della difesa salentina.
Il campionato si è concluso, quindi, con l’ennesimo risultato deludente: perfetto ritratto di una stagione molto complicata.
L’anno prossimo, per la prima volta dal 2009, la squadra partenopea non disputerà alcuna competizione europea.
La società azzurra, ovviamente, non vuole che la cosa si ripeta e per questo sta già lavorando per il futuro.
Napoli, nel mirino c’è Dorgu
Nella partita contro i salentini, gli azzurri hanno avuto modo di osservare da vicino uno degli obiettivi di mercato del nuovo ds Manna.
Proprio nel Lecce gioca un esterno mancino che è nella lista del dirigente azzurro già da qualche mese.
Si tratta di Patrick Dorgu, classe 2004 che quest’anno ha trovato molto spazio sia con D’Aversa che con Gotti.
Il giocatore danese si è messo in mostra per le sue grandi qualità. Forza fisica, ottima velocità e progressione palla al piede, ma anche cross, dribbling e il vizio del gol.
Queste caratteristiche lo hanno reso un giocatore imprescindibile per lo scacchiere di Luca Gotti, che non ha mai perso occasione per elogiarlo nelle interviste post-partita.
Il Napoli è rimasto molto colpito dalla sua crescita e il suo nome è schizzato in cima alla lista dei papabili acquisti per la prossima stagione.
In particolare gli azzurri apprezzano moltissimo la sua duttilità.
Dorgu, infatti, ha giocato praticamente in tutti i ruoli della fascia mancina quest’anno, ma ha fornito ottime prestazioni anche sulla fascia opposta e in posizioni più interne del campo.
Il suo valore secondo Transfermarkt è di circa 7 milioni di euro.
Il Lecce, dal canto suo, non ascolterà offerte inferiori ai 15 milioni, anche perché dovrà versare il 15% della rivendita al Nordsjaelland: ex proprietaria del cartellino del danese.
Il Napoli aspetta il nuovo allenatore, ma Dorgu è più di un’idea.
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Real Madrid, Bellingham: “La finale? Il motivo per cui sono al Real”
Il talento del Real Madrid ha rilasciato alcune dichiarazioni a Marca in vista della finale di Champions League. Leggi con noi le parole di Bellingham.
Real Madrid, le parole di Bellingham
Jude Bellingham, talento cristallino del Real Madrid, è pronto ad affrontare il suo passato nella finale di Champions League del 1 giugno. In merito a ciò, il centrocampista del Real ha rilasciato alcune dichiarazioni al giornale Marca.
Sulla gara.
“La finale di Champions League è il motivo per cui sono venuto qui. È una partita molto speciale per me e dovrò mettere da parte le emozioni”.
Sugli ex compagni.
“Non ho parlato con nessuno di loro in questa settimana, solo qualche tempo fa con Jadon Sancho. Gli dissi che si saremmo visti a Londra per la finale. Sono persone che mi hanno accolto molto bene quando sono arrivato lì e questo significa molto per me”.
Sulla sua prima stagione al Real Madrid.
“È stata una stagione magnifica. Ho sempre sognati di giocare in Champions League e di segnare con questa maglia perché il Real Madrid è sempre legato alla storia di questa competizione. In finale sarà importante giocare al massimo e sono sicuro che lo staff stia analizzando tutto per poter vincere, mi fido di loro al 100%”.
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